Tra le novità in arrivo sull’Rc auto ci sono sconti per gli automobilisti che installano la scatola nera (si veda ItaliaOggi del 29 aprile scorso) e per quelli virtuosi che non causano incidenti da quattro anni e vivono nelle province con i più alti tassi di incidenti dove i premi sono mediamente più cari, come al Mezzogiorno. Una norma introdotta nel passaggio al senato ha tolto il rischio di prezzi amministrati, lasciando all’Ivass la determinazione. Per il settore sono state introdotte anche misure anti frode.
Le tappe
Il ddl ha ricevuto l’ok dall’aula dopo quasi nove mesi dal via libera della commissione industria del senato. Il testo ricalca quello uscito dai lavori della commissione ormai nove mesi fa, con alcune modifiche dovute al coordinamento dei tempi che un esame così lungo ha reso necessarie. Una in particolare: lo slittamento di un anno della fine del mercato tutelato dell’energia che resterà in vigore fino al 30 giugno 2019. Rinviato di 3 mesi anche lo stop del monopolio di Poste per la notifica di multe e atti giudiziari. Mentre è rimasta definitivamente fuori dalla porta la norma anti-scorrerie che il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, aveva caldeggiato. Il provvedimento ha iniziato il suo cammino ben due anni fa: arrivato alla camera nell’ormai lontano aprile 2015 e approvato sei mesi dopo da Montecitorio, il ddl concorrenza, tra stop and go, ha avuto un iter in commissione industria durato oltre nove mesi e poi, chiuso il lavoro della commissione il 2 agosto scorso, si era nuovamente arenato. Un provvedimento che ha subito i contraccolpi delle dimissioni del ministro dello sviluppo Federica Guidi sostituita da Carlo Calenda e dell’esito del referendum sulle riforme costituzionali che ha portato alle dimissioni da premier di Matteo Renzi e alla nascita del governo Gentiloni. Per una legge che dovrebbe essere annuale il tempo è stato un po’ troppo e infatti molti, a cominciare da Calenda, hanno messo in dubbio l’adeguatezza di questo strumento.

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