di Carlo Brustia
Tra Popolare Vicenza e Cattolica Assicurazioni la partita è ancora aperta. L’indiscrezione pubblicata ieri da MF-Milano Finanza è stata confermata da Fabrizio Viola. Il consigliere delegato della Popolare Vicenza ha spiegato che «i contatti sono aperti e l’auspicio è che possano portare a un nuovo progetto di bancassurance». Bpvi ha recentemente venduto il 6,02% in Cattolica rimanendo con il 9% circa dopo la decisione della compagnia veronese di esercitare la put sulle quote delle joint venture bancassicurative. Mentre sul dossier Arca Sgr (da cui Bpvi e Veneto Banca, titolari di quasi il 20% a testa, devono uscire), Viola ha spiegato: «Stiamo lavorando e speriamo di avere novità in tempi brevi». Per l’acquisto delle partecipazioni sarebbero in pole position Bper e Banca Popolare di Sondrio , già azioniste di Arca.

Le stesse Pop Vicenza e Veneto Banca, inoltre, auspicano di ricevere il via libera della Commissione Ue alla ricapitalizzazione precauzionale entro l’estate. «Stiamo lavorando molto intensamente», ha spiegato Viola. «Non c’è una data prefissata ma un calendario di lavoro e l’auspicio è che i tempi siano relativamente brevi e che si arrivi a un risultato concreto entro l’estate».

Il banchiere ha poi spiegato che «senza ricapitalizzazione precauzionale la continuità aziendale era a rischio. Il fattore tempo ha la sua rilevanza, ma se i tempi rimarranno nell’alveo di quanto ipotizzato non ci dovrebbe essere un problema di continuità aziendale. Le due banche sono in grado di funzionare in modo adeguato ancora per un certo numero di mesi senza problemi». A chi gli chiedeva se l’aumento sarebbe stato varato prima della fusione, Viola ha risposto: «Lo considero un dettaglio, l’importante è che ci sia alla fine di tutto l’aumento». Infine, in merito al consolidamento bancario, Viola lo ha definito un fenomeno «inevitabile». (riproduzione riservata)
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