di Valerio Testi
Il gruppo Azimut ha registrato nel mese di aprile una raccolta netta positiva per 278 milioni, raggiungendo 2,5 miliardi dall’inizio dell’anno. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attestava a fine aprile a 46,7 miliardi, di cui 37,9 fanno riferimento alle masse gestite. Sul fronte estero in aprile è stata esercitata l’opzione per salire al 100% in Az Sestante, la società australiana che svolge le funzioni di trustee e manager di fondi comuni di investimento in Australia, necessaria per lanciare e offrire fondi localmente. Inoltre è stata autorizzata l’operazione di acquisto del 80% del capitale di New Horizon Capital Management a Dubai, che permette di operare localmente tramite una licenza di categoria 3 emessa dalla Dfsa (Dubai Financial Services Authority). «Dopo un trimestre in cui la raccolta ha conosciuto picchi eccezionali raggiungendo i 2,2 miliardi di euro», osserva il ceo Sergio Albarelli, «anche aprile presenta un ritmo di crescita robusto. Il dato del mese, pur risentendo di alcuni disinvestimenti da parte di clientela istituzionale e nonostante le diverse festività, dimostra in particolare la capacità del gruppo di concentrarsi sulla raccolta gestita a conferma della qualità delle soluzioni proposte». L’ad ha poi aggiunto che nuove acquisizioni potrebbero concretizzarsi in Australia, anche se di piccole dimensioni, come del resto sono state le precedenti. Ieri il titolo Azimut si è posizionato in cima alle blue chip dell’indice Ftse Mib con un rialzo dell’1,9% a 19,05 euro, spinta anche dall’annuncio fatto venerdì 5 di aver acquisito l’ok per nuove operazioni d’acquisto di azioni proprie per un quantitativo massimo di circa il 13% del capitale che si andrebbe ad aggiungere al circa 8% che la società già detiene. Tra le opzioni c’è anche la loro cancellazione, in tutto o in parte.
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