Sono quasi due mesi che American International Group è alla ricerca di un nuovo chief executive officer che raccolga i cocci lasciati dal dimissionario Peter Hancock che ha visto fallire la sua strategia, dopo die anni alla guida del Gruppo. Un fallimento sigillato dalle perdite per 3,04 miliardi di dollari registrate nel quarto trimestre 2016. Due mesi di ricerca, ma il nuovo pilota di AIG non è stato ancora identificato e questo periodo di vacanza sembra aver provocato più di una preoccupazione tra analisti e investitori, sul futuro della compagnia.

Il 9 marzo scorso era stato lo stesso Peter Hancock ad affermare che avrebbe rassegnato le proprie dimissioni non appena il board del gruppo avesse trovato un sostituto. Ma dai piani alti di AIG non filtrano molte notizie sulla questione. Il chairman Douglas Steenland si è infatti limitato a dire che si sta lavorando per trovare una soluzione e che il board è sempre convinto che il percorso strategico intrapreso sia quello giusto.

Ma gli analisti di Wall Street ne vorrebbero sapere di più sulla scelta del nuovo Ceo perché, sottolineano, con un nuovo amministratore delegato sarebbe altamente probabile un cambio di strategia, nonostante il board affermi il contrario.

Al momento, l’unica indiscrezione circolata nelle scorse settimane chiamerebbe in causa Brian Duperreault, attuale numero uno di Hamilton Insurance Group, come la figura più gettonata cui affidare le chiavi del Gruppo, ma d la compagnia non ha mai commentato i rumors e anche in questo caso non sono arrivati commenti.