Nel primo trimestre, il gruppo Unipol ha conseguito un utile netto consolidato di 151 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 312 milioni riportati al termine dell’analogo periodo dello scorso anno (periodo che ha beneficiato in modo significativo di
plusvalenze straordinarie della gestione finanziaria).

La raccolta assicurativa diretta, si legge in una nota, è in crescita del 5,8%  a 4,8 miliardi di euro, dinamica trascinata dal risultato del Ramo Vita (2,8 mld, +10,% a/a). Il Ramo Danni restituisce invece un calo tendenziale dello 0,7% a 1,9 miliardi. Il combined ratio si attesta al 95,4%.

La riserva Afs nel primo trimestre è calata a 873 milioni di euro (982 mln a fine 2015), mentre il Solvency II è pari al 143% (150% a fine 2015) per gli effetti derivanti dall’andamento dei mercati finanziari in questo primo periodo dell’anno.

Per quanto riguarda il nuovo Piano industriale al 2018, il gruppo bolognese si attende una raccolta premi Danni da lavoro diretto pari a 8,3 miliardi di euro nel 2018 (+1,6% medio annuo rispetto ai 7,9 miliardi del 2015), di cui il 54% nell’Auto e il 46% nel Non Auto.

Nel Settore Danni, il Gruppo Unipol intende rafforzare la propria leadership di mercato nel comparto Auto, con l’obiettivo di incrementare il portafoglio di circa 500.000 nuovi clienti entro il 2018, anche attraverso l’ampliamento dei servizi di riparazione (Auto Presto&Bene, MyGlass) e assistenza. Inoltre, intende estendere al comparto Non Auto (in particolare casa, commercio, PMI) il suo storico know how nella telematica e nei servizi assicurativi, con un obiettivo di crescita della raccolta dell’8% sui segmenti Retail e PMI al 2018.

La telematica costituirà la leva strategica di personalizzazione e di relazione con il cliente e contribuirà a conseguire un importante beneficio nella riduzione del costo dei sinistri. In particolare, nel comparto Auto è previsto l’incremento dell’incidenza delle black box installate sul portafoglio auto dall’attuale 30% a circa il 45% del 2018, con l’obiettivo di conseguire un beneficio cumulato di circa 50 milioni di euro sui costi di liquidazione dei sinistri nel triennio. AlfaEvolution Technology, società del Gruppo costituita ad hoc, supporterà con un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro, l’evoluzione
telematica, centralizzando internamente il modello di servizio e le competenze.

Nell’ambito della protezione dei bisogni di salute, è prevista l’evoluzione dell’integrazione del modello specialistico e di eccellenza di UniSalute con la rete agenziale e bancaria, anche attraverso nuove partnership con il settore pubblico e l’ampliamento dei servizi di assistenza domiciliare e alla persona, con l’obiettivo di incrementare la quota di mercato malattia dal 23% del 2015 al 26% nel 2018.

L’offerta nel comparto Vita prevede l’integrazione con servizi di protezione ed assistenza, con una revisione del mix di portafoglio (portando a circa il 30% il peso del Ramo III sul totale della raccolta) e un focus sulla redditività, con l’obiettivo di riduzione al 2018 dei rendimenti minimi garantiti medi di circa 40 basis points.

Inoltre, il combined ratio medio nel triennio 2016-2018, al netto della riassicurazione, è atteso al 95,5%. Nel Vita, la raccolta è attesa a fine Piano a 7,3 miliardi. L’utile netto consolidato cumulato nel triennio è poi atteso tra 1,5 e 1,7 miliardi di euro, i dividendi complessivi nell’arco del triennio a 400 milioni e il Solvency II ratio consolidato è atteso tra 120% e 160%.

L’attenzione al cliente finale e alla rete agenziale è un elemento centrale del nuovo Piano, che prevede l’attivazione di una serie di servizi, personalizzabili online, che mirano a supportare e semplificare il processo di scelta dei clienti, anche attraverso il ricorso alla multicanalità supportata dalla professionalità e capacità consulenziale della rete agenziale.

La rete agenziale sarà al centro del rapporto con il cliente e per questo motivo è previsto un importante investimento sull’evoluzione della rete, in termini di semplificazione e digitalizzazione dei processi commerciali e amministrativi.

La rete agenziale UnipolSai, centro strategico del Piano Industriale, proseguirà nel processo di riorganizzazione finalizzato all’incremento di produttività tramite l‘ottimizzazione del presidio territoriale e la sostenibilità economica delle agenzie.

Il modello organizzativo sarà orientato verso una specializzazione della forza vendita su specifici segmenti di clientela, prevedendo nell’arco del Piano una crescita consistente del numero dei Consulenti Family Welfare e dei Business Specialist PMI per puntare allo sviluppo della clientela Affluent e del segmento PMI e Small Business.

UnipolSai ha riportato nel primo trimestre del 2016 un utile netto consolidato in calo a 140 mln euro, che si confronta con un risultato positivo per 310 mln conseguito nell’analogo periodo dello scorso esercizio.

Il risultato consolidato ante imposte del comparto assicurativo è sceso a 206 mln (480 mln), con contribuzione in calo sia per il comparto Danni (112 mln contro i 342 mln del 2015) e il settore Vita (95 mln conto 138 mln).

La raccolta assicurativa diretta è in calo piú marginale (-0,6% a/a) e si è attestata a 3,721 mld. Nel dettaglio, la raccolta netta del Danni è diminuita dell’1,2% a 1,779 mld di cui 1,03 mld dell’Auto (-2,9%) e 0,749 mld per il Non Auto (+1,3%). La raccolta del Vita è risultata invece pari a 1,942 mld (1,941 mld nel 1° trim 2015).

Il Piano strategico 2016-2018 prevede poi il raggiungimento di utili netti cumulati complessivi tra 1,4 e 1,6 mld euro, una distribuzione di cedole per circa un mld e Solvency II ratio consolidato compreso tra 150% e 200%.
Il nuovo Piano si prefigge inoltre di ottenere una raccolta premi Danni da lavoro diretto pari a 7,5 mld euro nel 2018 (+0,8% medio annuo rispetto ai 7,3 mld del 2015), di cui il 57% dovrebbe arrivare dal settore Auto e il 43% dal Non Auto; sempre a fine Piano, la raccolta del ramo Vita è invece attesa a 5,7 mld euro. Il combined ratio medio nel triennio, al netto delle riassicurazione, è visto al 96%.