I soldi dei clienti non sono mai stati a rischio
I soldi dei clienti del Montepaschi non sono mai stati a rischio, mentre la banca prosegue nella ricerca di un partner per realizzare un’aggregazione che possa valorizzare l’istituto: lo ha detto il presidente Massimo Tononi in un’audizione alla commissione finanze della camera, spiegando che «la ricerca del partner prosegue, resta la sollecitazione del regolatore, ma il contesto non è favorevole. Nel contesto europeo, operazioni di grandi dimensioni sono assolutamente assenti. A oggi non ho nulla di nuovo da aggiungere», ha proseguito Tononi citando, tra gli elementi che frenano le aggregazioni, una regolamentazione che favorisce la riduzione delle dimensioni e un contesto di mercato finanziario dove i cda delle banche preferiscono una crescita per linee interne.

Quanto alla situazione della banca, Tononi ha rassicurato sulla sua solidità, precisando che «mai i soldi che gli investitori ci hanno affidato sono stati a rischio, nemmeno nei giorni turbolenti di gennaio e febbraio. Abbiamo 20 miliardi di liquidità, non abbiamo mai avuto tensioni su quel fronte. Alcuni risparmiatori hanno reagito in modo emotivo al venir meno di un paradigma, e cioè che le obbligazioni bancarie non sono a rischio».

D’altro canto, Tononi ha ammesso che quello che è successo alle quattro banche (BancaEtruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti) ha prodotto perdite per gli azionisti, «ma anche pressioni e turbolenze sul mercato che hanno inciso sul rapporto con la clientela, che si è incrinato. Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità per rinsaldare il rapporto di fiducia con la nostra clientela». Il banchiere ritiene «un bene che l’Europa uniformi i regolamenti di tutti i paesi, ma occorre vigilare, perché talvolta l’applicazione asettica di un provvedimento, calata nella realtà dei singoli paesi, può condurre a conseguenze inattese e non sempre positive». Il discorso vale anche per il bail-in: «Quello che è successo nei mesi scorsi nel nostro paese con le quattro banche indica che questi provvedimenti normativi richiedono più tempo per essere assorbiti».

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