di Anna Messia

Reale Mutua accelera sulla strada dell’internazionalizzazione e, dopo il successo raggiunto in Spagna con Reale Seguros (800 milioni di fatturato e un utile 2015 di 30,6 milioni), si prepara a sbarcare in Cile. L’obiettivo di diversificare il business in nuovi mercati era stato del resto più volte annunciato dal gruppo assicurativo di Torino guidato da Luca Filippone e dopo un’attenta analisi è stato scelto il Paese sudamericano. «Il Cile ha una forte stabilità politica, buona crescita economica e un sistema finanziario assai sviluppo», spiega Filippone a MF-Milano Finanza.

Il mercato assicurativo cileno vale oggi 11 miliardi di dollari e ha ampie prospettive di crescita, in particolare nel ramo Danni, che rappresenta appena l’1,7% del prodotto interno lordo, mentre il Vita pesa per il 4,2%, vista la larga diffusione dei piani previdenziali privati. Reale Mutua ha deciso di entrare proprio nel ramo Danni, avviando la costituzione di Reale Chile Seguros Generales, il cui controllo sarà detenuto direttamente da Reale Seguros. «Si tratta di un ponte privilegiato per accedere ai mercati dell’America Latina, date le affinità linguistiche e culturali», aggiunge Filippone. L’operatività di Reale Chile dovrebbe partire già entro la fine dell’anno, dopo il via libera delle tre authority interessate, ovvero l’italiana Ivass, l’autorità di controllo spagnola (visto che l’operazione avviene tramite Reale Seguros) e ovviamente quella cilena. Il business plan dell’operazione prevede un investimento complessivo di circa 56 milioni di euro. «Il piano industriale che abbiamo messo a punto mira a raggiungere il pareggio di bilancio entro i primi cinque anni dalla costituzione», spiega Filippone, «e l’obiettivo è di arrivare a quota 240 milioni di euro di premi al decimo anno di attività, con 340 dipendenti, diventando uno dei primi cinque operatori cileni nel comparto Danni».
Oggi in Cile le compagnie assicurative straniere non mancano, come la spagnola Mapfre, ma non ci sono i colossi europei come Axa o Allianz . E forse proprio per questo motivo Reale Mutua ha visto maggiori potenzialità di sviluppo nel Paese sudamericano. Il business di Reale Chile Seguros Generales prenderà avvio dal settore casa e auto, comparto con ampi margini di crescita visto che l’assicurazione Rc Auto non è ancora obbligatoria nel Paese e soltanto il 36% dei cileni ha acquistato la copertura. «Dopo l’entrata in Eurapco, l’alleanza delle mutue europee, iniziamo a dar corpo alla nostra ambizione di diventare sempre più internazionali», conclude Filippone, aggiungendo che nell’attuale fase, in cui i rendimenti finanziari sono ai minimi storici, «investire le nostre disponibilità patrimoniali nello sviluppo del nostro core business, ossia l’assicurazione, è tra le migliori scelte che si possa fare». (riproduzione riservata)
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