Come illustrato nel successivo prospetto, i sinistri denunciati nel 2014, indipendentemente dal loro anno di accadimento, sono stati 312.014 (+0,4% rispetto al 2013): si conferma pertanto la stabilità del numeri di sinistri denunciati rispetto alla grossa diminuzione emersa nel biennio 2010-2011 (rispettivamente -10,6% e -10,4%), dopo anni di
 crescita.

Il ramo Incendio ed elementi naturali è caratterizzato da una rapida liquidazione dei
 sinistri: infatti, per la generazione di accadimento più completa (2009) risultano liquidati
 mediamente circa il 96,8% del numero dei sinistri con seguito ed entro la fine del quinto anno circa il 99,3%, mentre per quanto riguarda l’onere dei sinistri stessi, risulta pagato in media, rispettivamente, circa il 75,8% ed il 95,7% del relativo importo.
I sinistri accaduti nel 2014 sono stati pagati, nell’anno di generazione, ad un costo
 medio pari a 2.980 euro (+7,6% rispetto ai sinistri 2013 pagati nell’anno di
 generazione) e riservati mediamente  a 11.885 euro (-4,0% rispetto ai sinistri 2013, riservati nell’anno di generazione).
Il costo medio complessivo (pagato e riservato), nell’anno di generazione, dei sinistri
 avvenuti nel 2014  è stato pari a 5.429 euro (+2,6% rispetto al 2013); se si
 includono anche le stime per sinistri tardivi (IBNR), è ammontato a 5.383 euro.
Il successivo prospetto mostra che nel 2014 l’onere relativo ai soli sinistri
 di competenza dell’esercizio ha pesato per il 62,3% sui relativi premi di competenza,
 confermando il ritorno a valori usuali dopo il 96,9% del 2012, valore massimo del periodo,
 raggiunto sostanzialmente a causa degli eventi sismici che hanno interessato l’Emilia
 Romagna; l’incidenza dell’onere complessivo dei sinistri (costo dei sinistri di competenza
 dell’esercizio più sufficienza/insufficienza degli importi riservati alla chiusura dell’esercizio
 precedente) è cresciuta rispetto al 47,8% dell’anno precedente, attestandosi al 54,2% dei
 premi (90% nel 2012). Il rapporto tra la riserva sinistri complessiva e i premi contabilizzati è stato pari al 84,9% (94,8% nel 2013 e 121,6% nel 2012).

Fonte: IVASS
 
  
 