Nonostante il rischio cyber sia sulle bocche di tutti e cresca sempre di più la necessità di tutelarsi, le aziende faticano a gestire le conseguenze di un attacco cyber o di una violazione/furto di dati e a individuare con chiarezza le soluzioni – non tecnologiche – che le aiutino a mitigare le conseguenze economiche di questi eventi.

Per questo motivo Marsh propone il “Mese della consapevolezza sui rischi cyber”, durante il quale si impegna a dare vita a una serie di iniziative per aiutare le aziende ad avvicinarsi a questo tema e affrontarlo propriamente.

Per partire con il piede giusto sul sito www.marsh-stresstest.eu è possibile effettuare gratuitamente un self-assessment, ovvero un’autovalutazione preliminare del livello di rischio della propria azienda, sulla base di due variabili legate a complessità e impatto finanziario del cyber risk. Al termine del questionario, si potrà scegliere se ricevere il pdf con i risultati della survey o il questionario per ottenere una quotazione personalizzata per una polizza assicurativa contro i rischi cyber.

Sull’account Linkedin di Marsh Italia, durante il mese, saranno pubblicate delle pillole sulla sicurezza informatica, piccoli consigli, aggiornamenti e suggerimenti sui rischi informatici più attuali.

Maggio sarà anche il kick-off di una serie di eventi sul territorio per sensibilizzare al tema, perché il rischio cyber riguarda tutti: gli individui, le aziende, ma anche gli enti pubblici che con la crescita delle smart cities sono sempre più attenti all’evoluzione tecnologica.

“Le organizzazioni devono prendere atto che ormai parlando di attacchi cyber il tema non è più se, ma quando saranno attaccate e quale sarà l’impatto di tale azione sul business” – commenta Corrado Zana, esperto Cyber di Marsh Risk Consulting. “Le conseguenze di un evento cyber infatti non riguardano solo i sistemi informativi e la loro resilienza, ma spesso compromettono la reputazione dell’azienda stessa e quindi possono avere un impatto economico ancora più amplificato e a lungo termine. Per questo è importante non solo proteggere i sistemi informativi ma anche lavorare sui processi interni di resilienza e mitigare ove possibile le conseguenze”. 

Infine Marsh sta predisponendo anche una guida per favorire la comunicazione e l’interazione tra le due figure che in azienda si occupano di rischio cyber: i risk manager e gli IT manager. La guida sarà disponibile nei prossimi mesi.