di Carlo Cerutti
La divisione Insurance di Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre con utili per 216 milioni di euro, in crescita del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Gli investimenti sono stati pari a 137,8 milioni (+2,2%) e le riserve tecniche sono cresciute del 2,4% a 87,41 miliardi di euro. Per quanto riguarda la performance commerciale, la nuova produzione Vita ha registrato una flessione del 5,5% a 6,21 miliardi, mentre la produzione lorda nello stesso ramo è diminuita del 5,6% a 6,28 miliardi.

L’andamento è comunque migliore rispetto al mercato assicurativo nazionale, che ha registrato un decremento complessivo medio del 9%. Infine le misurazioni gestionali del Solvency II a fine marzo registravano un ratio superiore al 200%. «Si tratta della migliore trimestrale di sempre della divisione Insurance e del polo assicurativo del gruppo nel suo complesso», ha commentato Nicola Maria Fioravanti, amministratore di Intesa Sanpaolo Vita nell’ambito di un’intervista ai microfoni di Class Cnbc. «Il risultato è ancor più significativo se si considera che i ricavi sono cresciuti del 7% rispetto al primo trimestre del 2015, che già era considerato eccezionale. Questo è il frutto della forte capacità di collaborazione tra la divisione Insurance e i nostri network distributivi, in primis la Banca dei Territori». Il top manager ha poi sottolineato che «questi risultati trimestrali sono importanti non solo per la quantità , ma anche e soprattutto per la qualità; siamo infatti cresciuti moltissimo nel Ramo Terzo, in particolare nelle unit protette, mentre abbiamo sospeso la costruzione di prodotti tradizionali di Ramo Primo, sia perché sono a forte assorbimento di capitale sia perché danno rendimenti assolutamente inferiori a quelli che in un’ottica di medio-lungo termine possono dare le unit. Quindi», ha aggiunto Fioravanti, «stiamo facendo il bene dei nostri client». Inoltre, «viviamo come una grande opportunità quella di riuscire a spingere i nostri prodotti nel mondo del Danni, dove la compagnia due anni fa registrava premi per 200 milioni di euro, mentre alla fine di quest’anno contiamo di sfiorare quota 400 milioni.>Vuol dire aver raddoppiato in due anni. (riproduzione riservata)
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