Adriano Bonafede

Se dovessimo giudicare le attuali mosse di Franco Caltagirone con l’ottica delle incursioni che faceva un tempo nella finanza, ci sarebbe da seguirlo senza pensarci due volte in quest’avventura di accrescere le sue quote in Generali. In passato, infatti, quando c’era il suo zampino in qualche titolo si poteva star certi che sarebbe accaduto qualcosa. Ora Caltagirone è salito al 3 per cento e non fa mistero di voler continuare a crescere. Perché? Quali sono le sue mire? Forse che vede da qualche parte profumo di Opa, come ipotizza qualcuno? Di certo c’è da dire che mai come adesso il Leone di Trieste è apparso debole: era dal settembre del 2012 che il titolo non scendeva sotto i 13 euro. Ma non è soltanto una questione di titolo. Il ceo Philippe Donnet e il dg Alberto Minali guidano una squadra concepita da Mario Greco. Si deve ancora vedere cosa sapranno fare da soli. Franco Caltagirone
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