di Luciano Mondellini
Exor tornerà a studiare nuove acquisizioni nel 2017 dopo che quest’anno sarà utilizzato per digerire l’investimento monstre (6,9 miliardi di dollari) necessario per rilevare PartnerRe effettuato nell’esercizio passato. «Ora Exor non ha i mezzi per pensare a nuovi grandi colpi, ma dall’anno prossimo inizierà a ragionare sui settori su cui puntare», ha spiegato ieri il presidente della holding John Elkann nel corso dell’assemblea degli azionisti tenutasi al Museo dell’automobile Alfa Romeo di Arese (Milano).

«Oggi», ha proseguito Elkann, «le prospettive di Exor sono legate a cinque società importanti: PartnerRe, Fca , Cnh Industrial , Ferrari e l’Economist. Sicuramente non è possibile aggiungerne un’altra perché non abbiamo i mezzi per farlo. Però è giusto iniziare a pensare in prospettiva e il prossimo anno cercheremo di capire in quale altro settore potremmo entrare e iniziare a esplorare investimenti più piccoli, come quello nella società di robotica Welltec», effettuato quest’anno.

Secondo quanto trapela, i settori che potrebbero interessare sono quelli in cui la holding non è ancora presente anche se, come si diceva, lo scouting è ancora ben lungi dall’iniziare. L’assemblea dei soci della holding, che ha approvato il bilancio 2015 chiuso con un utile di 2,5 miliardi e ha deliberato un dividendo di 0,35 euro per azione, è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sulle controllate della holding. In particolare su Fca (di cui Elkann è presidente) il nipote dell’avvocato Agnelli ha spiegato che il consolidamento globale nel settore auto è ineluttabile ma che ora il Lingotto (dopo il no di General Motors) ha «intenzione di portare avanti il piano industriale. Poi, se si presenteranno opportunità nel consolidamento dell’industria automobilistica, le valuteremo».

Sicuramente «Psa non rientra in questo contesto in quanto non ci darebbe il salto dimensionale di cui avremmo bisogno». ha spiegato Elkann in merito alle indiscrezioni relative all’intenzione del governo francese di vendere la quota detenuta in Psa. Sui possibili coinvolgimenti in tema di emissioni manipolate (nel week-end indiscrezioni di stampa hanno riportato che le autorità tedesche avrebbero individuato dispositivi erronei sulle 500X) Elkann ha ribadito che «le autorità competenti sono quelle italiane e abbiamo agito in assoluto coordinamento con queste ultime».

Inoltre alla domanda se teme che in Germania la vicenda possa trasformarsi in un caso politico, Elkann ha replicato di essere sereno. «Non ci preoccupa, perché riteniamo che le autorità sono enti che lavorano nei migliori interessi dei consumatori e che la politica agisca per i loro elettori e per i loro migliori interessi», ha spiegato il manager. (riproduzione riservata)
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