Cattolica Assicurazioni ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di gruppo di 24 milioni contro 30 di un anno fa per effetto di oneri non ricorrenti per 7 milioni, fra cui spicca la rettifica della quota di Popolare di Vicenza al prezzo di sottoscrizione da parte di Atlante dell’aumento dell’istituto, 10 centesimi ad azione. Il cda del gruppo veronese ha preso in esame il diritto di recesso unilaterale che gli accordi di partnership riconoscono a Cattolica dopo la trasformazione di PopVi da società cooperativa in spa e ha ritenuto «di dover prossimamente riesaminare lo stato e le prospettive dalla partnership nei tempi utili a consentire gli opportuni approfondimenti (…) anche in relazione degli sviluppi della nuova situazione in Bpvi e tenendo conto (…) della scadenza del termine per l’eventuale esercizio del diritto di recesso a oggi previsto contrattualmente entro l’1 settembre 2016.
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