Nadia Vavassori, responsabile business Unit di SecondaPensione, il fondo pensione aperto di Amundi sgr, promuove la nuova operazione trasparenza dell’Inps, ma non a pieni voti per i risvolti non troppo positivi sul mondo della previdenza complementare. Che rimane un pilastro imprescindibile.

Domanda.

Dottoressa Vavassori, che giudizio dà dell’iniziativa La Mia Pensione?

Risposta. Qualsiasi iniziativa volta a dare informazioni e trasparenza su un tema così complesso e dibattuto è senz’altro degna di nota e da considerarsi positiva. L’Inps al momento ha attivato la simulazione solo per gli under 40 che si trovano quindi in regime totalmente contributivo, aspettiamo la simulazione anche per i lavoratori in regime misto e più prossimi alla pensione.

D. Può essere migliorata?

R. Le ipotesi di base, soprattutto quella relativa alla crescita del Pil, appare piuttosto ottimistica, dato l’attuale contesto economico e le previsioni degli economisti. Tale assunto di fatto si ripercuote sul tasso di sostituzione a scadenza, che risulta molto, forse troppo favorevole.

D. L’iniziativa La mia pensione aiuta anche il mondo della previdenza complementare?

R. Per effetto del meccanismo di cui sopra, i numeri parrebbero non rendere così necessaria e impellente la creazione di una pensione complementare, in netta controtendenza rispetto a quanto sino ad ora prospettato sia in sede di studio che di manovre istituzionali attuate dall’Italia e dagli altri Paesi europei per incentivare la previdenza privata da affiancare a quella pubblica.

D. Questo servizio riuscirà a convincere gli italiani a rivolgersi ai fondi pensione?

R. Per le motivazioni sopraesposte ritengo di no. In un momento economico di grave e perdurante difficoltà, il risparmio ha subìto una contrazione strutturale e il risultato di questa proiezione non sottolinea sufficientemente la necessità di provvedere per tempo anche con sacrifici.

D. Adesso cosa dovrebbe fare il presidente Boeri?

R. Sicuramente affinare le ipotesi di base, evidenziare che gli importi esposti sono lordi e quindi richiamare l’attenzione sull’andamento del prelievo fiscale nei prossimi anni e consentire di personalizzare la simulazione dell’età pensionabile alla condizione di ogni lavoratore.

D. I fondi negoziali non sono contenti delle nuove norme sulla portabilità dei fondi pensione: che valutazione dà lei in quanto esponente di uno dei maggiori fondi aperti sul mercato?

R. La previdenza complementare deve essere definita nei contratti di lavoro, ma in questi non può e non deve essere definito lo strumento con cui realizzarla, che deve essere liberamente scelto e modificato nel tempo senza che si verifichino, come fino a oggi accaduto, situazioni di penalizzazione che ricadono totalmente sul lavoratore. Secondo la teoria microeconomica classica, la concorrenza perfetta è il meccanismo ottimale per l’allocazione efficiente delle risorse in quanto il prezzo di vendita che si forma sul mercato è quello che remunera tutti i fattori di produzione in base alla loro produttività marginale e non consente creazione di extra profitti.

D. Come va il business della previdenza in Amundi?

R. Nonostante non ci siano stati, in questi ultimi anni, particolari incentivi fiscali o normativi a favore dei lavoratori e delle aziende che hanno istituito o avrebbero voluto istituire forme di previdenza complementare, SecondaPensione è stato scelto da oltre 30 mila lavoratori raggiungendo oltre 700 milioni in gestione. Questo grazie alla qualità dei servizi, a un equilibrato livello di costi e a performance positive e costanti nel tempo.