Scende di quasi il 16% l’utile trimestrale del colosso riassicurativo tedesco Munich Re, che ha risentito di perdite da catastrofe e dei bassi tassi di interesse.

Il risultato operativo è sceso a 995 mln € da 1,32 mld di un anno prima e l’equity capital è calato del 14.7% a € 34,8 mld.

Il RORAC ammonta a 11,7%, mentre il RoE a 9,7%.

I premi lordi sono cresciuti dello 0,9% a € 13 mld (a tasso di cambio costante sarebbero calati del 5,4%).

Per quanto riguarda la riassicurazione il risultato è stato pari a 668 mln, in calo rispetto ai 768 di un anno prima, mentre i premi sono saliti del 2.2% a € 7 mld, grazie sostanzialmente ai tassi di cambio favorevoli.

Il ramo vita ha contribuito per 71 mln (in calo rispetto a 122 mln di un anno prima).

Il ramo Property-casualty ha contribuito con  € 597 mln (rispetto ai 646 del I trim 2014) al risultato con un combined ratio peggiorato a 92.3% (86.9%).

Nel periodo gli eventi maggiori hanno causato danni a carico di Munich Re per 255 mln con catastrofi naturali per € 189 mln.

In particolare è stata la tempesta invernale Niklas, di fine marzo, ad aver causato i maggiori danni assicurati in Europa per Munich Re, che si attende un conto di circa € 40 mln.

Il  ciclone Pam nel Pacifico è costato al gruppo circa € 30 mln, mentre una catastrofe causata dall’uomo negli USA (raffineria) è costata circa 35 mln.

In occasione dei rinnovi di aprile il gruppo ha sottoscritto, in un contesto piuttosto competitivo e con un trend dei prezzi sempre in calo, un volume di premi pari a circa 1 mld.

Nell’assicurazione primaria, ERGO ha registrato utili a € 99 mln  (in calo rispetto ai 153 mln) e un risultato operativo in calo del 24.8% a € 215 mln. Il combined ratio nei rami Danni è peggiorato a 98,1% da 95,4%, a causa di Niklas che è costata a Ergo 17 mln €.

I premi sono cresciuti dello 0,7% a  € 4,87mln.

Nel ramo Health l’utile è stato di  € 23 mln (in crescita dai 20 mln di un anno prima), mentre il risultato operativo è sceso a € 22 mln.

Anche i premi sono in calo del 3,9% a € 1,44 mld.

Si è mostrato tuttavia soddisfatto il CFO Jörg Schneider: “Abbiamo iniziato bene, nonostante gli investimenti siano stati resi più difficili dalle politiche espansive delle banche centrali. Siamo comunque sulla buona strada per raggiungere il risultato prefisso di 2,5-3 mld di utile annuo”.

Per l’intero anno il gruppo si attende di raccogliere premi per 49-51 mld (2 mld in più rispetto a quanto previsto, a causa dei positivi effetti valutari).