Raddoppio dell’utile e incremento della quota di mercato. Per UCA Assicurazione Spa, compagnia indipendente presente da oltre 80 anni sul mercato e specializzata nel ramo tutela legale, l’esercizio 2014 si è chiuso positivamente, con risultati che premiano il lavoro svolto anche lo scorso anno.

L’assemblea degli azionisti, riunitasi lo scorso 30 aprile, ha approvato il bilancio che ha segnato un utile di circa 1.347.000 euro, più che raddoppiato rispetto al 2013.

I premi lordi contabilizzati sono stati pari a 29.439.000 euro, con un incremento del 6,28% (nel 2013 ammontavano a 27.699.000 euro), così suddivisi: 25.173.000 euro (+7,59%) relativi al ramo Tutela Legale (che rappresenta il core business della compagnia) e 4.266.000 euro (-0,85%) riguardanti il ramo Perdite Pecuniarie.

Il ROE del bilancio 2014 è pari a 10,77% (4,42% nel 2013), mentre l’indice di solvibilità che riguarda la gestione danni (rapporto tra l’ammontare del margine di solvibilità disponibile e quello richiesto dalla normativa vigente) è pari a 1,66. Nel 2014, il combined ratio di compagnia segna 84,82% (87,17% nel 2013).

Anche le classifiche dei premi del lavoro diretto italiano relative all’anno 2014, diramate qualche settimana fa dall’Ania, dimostrano l’ottima performance registrata da UCA.

In particolare, nella graduatoria riguardante la raccolta premi nel ramo Tutela Legale per singola impresa, UCA ha consolidato la quinta posizione, con un aumento dei premi superiore a quella del mercato (5,5%) e che nel caso della compagnia torinese è stato del 7,6% (nessuno ha saputo fare meglio fra le prime 8 imprese). La quota di mercato di UCA è cresciuta dal 6,25% del 2012 al 6,92% del 2013, fino al 7,06% del 2014.

Risultati soddisfacenti arrivano anche dalla classifica dell’Ania relativa al ramo Tutela Legale e riferita ai gruppi di imprese, dove UCA ha mantenuto salda la quarta posizione, con una quota di mercato dell’8,2%, mentre tutti e tre i gruppi che l’hanno preceduta hanno perso qualcosa sul campo.

La compagnia torinese, dunque, ha dimostrato ancora una volta come la strategia di costante consolidamento e rafforzamento delle coperture tecniche sia risultata determinante, con una politica assuntiva improntata sulla selettività e sulla cautela con acquisizioni di contratti e convenzioni importanti sia in termini di premi che di prestigio.