di Anna Messia

La ricerca di Reale Mutua per un nuovo approdo sui mercato esteri continua intensamente. Proprio sulle pagine di MF-MilanoFinanza il nuovo direttore generale della compagnia, Luca Filippone, aveva annunciato a inizio maggio l’intenzione di rafforzare le presenza internazionale del gruppo. Un altro Paese da aggiungere alla Spagna che è arrivata a rappresentare il 25% dei 3,8 miliardi di fatturato complessivo di Reale Mutua.

La compagnia torinese, del resto, è già oggi il secondo gruppo assicurativo italiano per internazionalizzazione, ma vuole crescere ancora per diversificare il suo business e in attesa di individuare l’occasione giusta per farlo ha stipulato intanto un importante accordo con altre mutue europee, che unendo le forze mettono insieme un giro d’affari complessivo di 50 miliardi di premi. Si tratta di Eurapco, acronimo di European Alliance Partners Company. A dicembre dello scorso anno la società torinese aveva siglato una lettera di intenti finalizzata a un potenziale ingresso di Reale Mutua nell’associazione e le trattative sono andate avanti fino a portare all’adesione realizzata nei mesi scorsi. Una partnership che potrebbe aiutare Reale Mutua proprio nel suo sviluppo internazionale. Eurapco nasce infatti dall’alleanza tra compagnie indipendenti che hanno deciso di unire le loro forze allo scopo di incrementare il proprio trend di crescita, di creare maggior valore, di realizzare meglio e più rapidamente i propri piani strategici. Si tratta, insomma, di un’intesa operativa, costituita oggi da sette primarie compagnie, organizzate sotto forma di mutua, che rappresentano appunto una quota di mercato pari a circa 50 miliardi di euro. Ce n’è una per ogni Paese presente nell’iniziativa. Dalla Francia, dove ad aderire è stata Covéa, nota in Italia per l’alleanza bancassicurativa con la Banca popolare di Milano, che vanta un giro d’affari di 15 miliardi; agli olandesi di Achmea, ai tedeschi di Gothaer, oppure agli spagnoli di Caser Seguros. Ma ci sono anche gli svedesi di Länsförsäkringar Alliance, che raccoglie 23 compagnie assicurative regionali; gli svizzeri di Swiss Mobiliar, fondata nel 1826 a Berna, la più antica società privata d’assicurazioni del Paese e pure i finlandesi di LocalTapiola. L’alleanza, che come detto ha carattere operativo, è gestita tramite una società di servizi di diritto svizzero con sede a Zurigo, denominata Eurapco Ag, compartecipata dalle compagnie che ne fanno parte, in quote paritetiche.

La mutua torinese si appresta ora a entrare nel pool. Anche se non da subito. Perché a partire dal 2015, per la durata di 12 mesi, è scattato un periodo di prova (cosiddetto Trial period) che dovrebbe portare all’ingresso degli italiani entro fine anno.

Un’unione che, come detto, potrebbe fare da premessa alla prossima acquisizione estera di Reale Mutua da concludersi l’anno venturo, come annunciato dallo stesso Filippone. «Intanto abbiamo lanciato Reale Ites, la piattaforma informatica utilizzata già da Italia e Spagna, che potrebbe facilitare l’integrazione di altre realtà», aveva dichiarato il direttore generale a MF-MilanoFinanza. La scelta è tra mercati europei, più vicini all’Italia ma che hanno il difetto di essere più maturi, o in alternativa Paesi con maggiori tassi di crescita, che sono però per forza di cose più rischiosi. Tra i secondi Reale Mutua aveva detto di guardare al Sudamerica, che è un mercato per alcuni versi simile a quello spagnolo che potrebbe far da trampolino. Mentre in Europa, oltre all’Est, a interessare era in particolare «la Francia, dove le compagnie organizzate in forma di mutua hanno uno spazio importante nel Paese» aveva concluso Filippone. A questo punto il contatto con Covéa potrebbe rendere lo sbarco più agevole. (riproduzione riservata)