Nel nuovo Piano strategico al 2018 annunciato ieri mattina a Londra, le Generali puntano a erogare agli azionisti oltre 5 miliardi di euro di dividendi, conseguire ulteriori risparmi, mantenere una posizione di capitale solida e un roe operativo oltre il 13% e diventare leader europeo nel retail assicurativo.

Nei propositi del Leone, le cedole cresceranno a oltre 5 mld cumulati (0,93 mld nel 2014) grazie a un’azione «autarchica», che nei prossimi anni sarà incentrata sulla generazione di cassa. Quest’ultima, secondo i propositi della compagnia triestina, dovrebbe portare nell’arco di piano a creare un cuscinetto di oltre 7 miliardi di net free cash flow. Attualmente, le Generali generano cassa per 1,2 miliardi all’anno.

Il Leone punterà inoltre a generare ulteriori risparmi per 0,5 mld entro fine 2018, in aggiunta al miliardo già previsto al 2016, mentre il roe operativo si manterrà oltre il 13%.

Al termine del 2014, il pro forma Economic solvency ratio (una sorta di simulazione dei parametri che verranno utilizzati con Solvency II per valutare il livello di patrimonializzazione delle compagnie, ndr) era del 186%. Tale parametro, ha puntualizzato l’a.d., Mario Greco, durante la conference call, «rappresenta il nostro rapporto di capitale calcolato in base ai principi di Solvency II. Adesso il nostro modello interno, che evolverà nel tempo, ci dice che il rapporto di capitale da cui partiamo è quello che abbiamo reso noto questa mattina».

Nell’arco di Piano, non sono previste al momento variazioni di perimetro, legate a operazioni per linee esterne, né in entrata, né in uscita. «Non faremo più cessioni, il perimetro è questo. Ora lavoriamo sul business», ha infatti dichiarato Greco. «La nostra strategia è a perimetro definito, quindi non guarderemo neppure ad acquisizioni e non abbiamo in programma di farne: abbiamo già dentro casa tutto quello che ci occorre».

Fa tuttavia eccezione l’acquisizione, annunciata proprio ieri mattina, di una piccola società londinese, MyDrive, che l’a.d. di Generali ha descritto come azienda leader del data analysis e del data management. «Avevamo bisogno di rafforzarci in queste due funzioni e abbiamo quindi pensato di fare un’offerta per questa società che era una start-up quattro anni fa ed è cresciuta sviluppando un modello di business e di analisi dati che giudichiamo molto interessante per il settore delle assicurazioni».

A livello geografico, ha poi spiegato Greco, la compagnia è «fortemente impegnata a far crescere» il business in «Asia e in America latina, anche se la mission principale rimane «la leadership in Europa» nel segmento retail, «dove generiamo il 90% del nostro fatturato».

«La Cina», ha spiegato ancora Greco, «rappresenta un mercato in cui siamo molto forti, in cui facciamo utili e vogliamo continuare a crescere. Ci interessa molto anche l’Indonesia; stiamo inoltre ristrutturando in Brasile e abbiamo un’attività molto promettente in Colombia».

La borsa ha apprezzato il piano e ha premiato il titolo, che ha chiuso a 18,25 euro, +2,76%

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