di Andrea Brenta 

L’auto Google senza pilota è autorizzata a circolare sulle strade pubbliche della California. Una dozzina di veicoli sta infatti per essere testata nel cuore della Silicon Valley.

Svelata nel maggio dello scorso anno, la Google car ha già al suo attivo migliaia di chilometri di prove su circuiti e piste privati.

A partire da quest’estate, potrà tuttavia circolare anche sulle strade pubbliche in prossimità della sede del colosso di Mountain View.

Sono ormai cinque anni che Google conduce dei test sulle strade della California e del Nevada, fino a ora utilizzando modelli di auto già in commercio (Toyota, Lexus), equipaggiati con un sofisticato sistema di radar e telecamera che permette di mappare l’ambiente e rilevare veicoli, pedoni, semafori rossi, segnali stradali. Realizzata in una ventina di esemplari, la Google car ha però ancora diverse sfide da risolvere prima di una sua eventuale commercializzazione. A partire da quella della sicurezza. Pur avendo effettuato in maniera autonoma circa 1,5 milioni di chilometri, il veicolo è stato coinvolto in undici tamponamenti, come ha ammesso la stessa Mountain View, precisando che la Google car non è mai stata la causa degli incidenti.

Nel frattempo alcuni grossi costruttori, a partire da Tesla e General Motors, stanno per lanciare modelli semiautonomi o veicoli con funzioni di pilota automatico. Ma Google potrebbe avere una marcia in più. Per assicurare l’affidabilità di questi veicoli, è determinante l’aspetto informatico. E da questo punto di vista le società hi-tech dispongono di una expertise che di certo non possiedono i costruttori automobilistici tout court.

Secondo gli esperti, quello dei veicoli senza pilota potrebbe essere il futuro dell’auto. Si prevede infatti che nel 2035 queste vetture rappresenteranno il 9% della flotta mondiale, per sfiorare il 100% nel 2050.

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