I premi contabilizzati del ramo cauzione sono stati nel 2014 pari a 504,1 milioni, in aumento dell’1,7% rispetto al 2013, quando erano pari a circa 496 milioni.

Lo rileva l’ANIA in un report statistico.

I premi di nuova produzione sottoscritti nel corso dell’anno rappresentano il 51,9% del totale (50,9% nel 2013) e
ammontano a 261,5 milioni, con un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente. All’incremento dei premi contabilizzati hanno contribuito principalmente la maggiore sottoscrizione di garanzie legate agli appalti, che aumentano di 18 milioni di euro (+9,1% di premi totali rispetto al 2013 e +14,8% di premi di nuova produzione), quelle inerenti a garanzie di pagamento per 3,6 milioni (+36,7% di premi totali rispetto al 2013 e +179,7% di premi di nuova produzione) e quelle collegate a contributi e operazioni doganali rispettivamente per 2,3 milioni (+7,7% di premi totali e +1,7% di premi di nuova produzione) e 1,4 milioni (+6,6% di premi totali e +8,5% di premi di nuova produzione). Le altre garanzie sono risultate, invece, in riduzione: quelle legate a rimborso di imposte, che diminuiscono per circa 4,2 milioni (-7,2% di premi totali e -6,6% di premi di nuova produzione), quelle inerenti la gestione dei rifiuti per 3,1 milioni (-10,8% di premi totali e -4,2% di premi di nuova produzione) e quelle
collegate a Agea – Regolamenti Cee e a contratti assimilati agli appalti rispettivamente per 1,7 milioni (-13,9% di premi totali e -13,2% di premi di nuova produzione) e 1,2 milioni (-1,3% di premi totali e -14,8% di premi di nuova produzione). In diminuzione del 15,3% (pari a 6,7 milioni di euro in meno rispetto al 2013) anche i premi raccolti per altre garanzie non rientranti in quelle specificate (-9,0% di premi di nuova produzione).
A fronte di una contribuzione positiva di premi pari a 25,2 milioni, tenendo conto della contrazione registrata per 16,9 milioni di euro, ne consegue che nel corso del 2014 i premi contabilizzati si sono incrementati di 8,3 milioni
(nei primi 6 mesi del 2014 si era registrata invece una riduzione complessiva per 10,7 milioni).

Nella 2014, delle 45 imprese che operano nel ramo, le prime cinque del mercato hanno contabilizzato il 48,2% dei premi totali (oltre 243 milioni di euro), in diminuzione rispetto a quanto si era registrato nel 2013, quando
erano il 49,5%. In aumento invece il market share delle imprese “mediograndi” (dal 6° al 10° posto) che hanno raccolto il 24,8% (quasi 125 milioni). In diminuzione invece la quota di mercato delle imprese mediopiccole
(dall’11° al 15° posto) che passano dal 13,6% del 2013 al 12,3% del 2014 (i premi contabilizzati ammontano a quasi 62 milioni). Stabile invece la raccolta premi di tutte le altre imprese restanti che complessivamente hanno sottoscritto premi per circa 74 milioni (il 14,8% del totale). Complessivamente il 44,4% delle imprese (rappresentative del 58% dei premi raccolti) hanno registrato un incremento dei premi contabilizzati (in media +9,3%) mentre la restante parte mostra una variazione negativa del volume di affari (mediamente del -7,2%).

Anche nel 2014 la maggior parte dei premi contabilizzati (il 61,4%) del ramo cauzione è concentrato in due tipologie di rischio principali: gli “appalti” (in prevalenza cauzioni a garanzia dei contratti per appalti pubblici) e “assimilate agli appalti” (principalmente polizze per concessioni edilizie) che insieme hanno raccolto oltre 309 milioni (292,6 milioni nel 2013). Tuttavia mentre i premi totali dei rischi collegati agli appalti risultano in aumento (+9,1%) quelli
inerenti a polizze assimilate agli appalti hanno registrato una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente  (-1,3%). Tra tutte le specifiche garanzie stipulate in questo ambito risultano in aumento i premi contabilizzati di quelle sottoscritte in modo provvisorio per partecipazione a gare di appalto (+18,1%), per le polizze definitive a garanzia dei contratti per pubblici appalti (+6,5%) e quelli di altre generiche garanzie non collegate ad appalti pubblici od esteri (+21,4%). In lieve aumento anche le polizze per concessioni edilizie (+1,4%). Anche la nuova produzione ha seguito lo stesso andamento ed è risultata in aumento per le polizze legati agli appalti (+14,8%) e in diminuzione per i rischi assimilati agli appalti (-14,8%). L‘incidenza sui premi contabilizzati è passata da 43,5% del 2013 a 45,8% del 2014 per gli “appalti” e da 28,0% a 24,1% per le garanzie “assimilate agli appalti”.
Le garanzie per “rimborso di imposte” (prestate a favore dell’Amministrazione Finanziaria per l’eventuale restituzione delle somme risultate indebitamente erogate a seguito di avviso di rettifica da parte delle Autorità competenti relative alle dichiarazioni fiscali) hanno raccolto il 10,7% dei premi contabilizzati nell’anno (11,7% nel 2013), pari a 54 milioni, in diminuzione rispetto al 2013 (-7,2%). Tale andamento è stato determinato principalmente dalla contrazione che hanno fatto registrare i premi legati a garanzie per rimborsi IVA e altre imposte (-7,3%), mentre in controtendenza risultano i premi delle polizze connesse con ricorsi IVA e similari (+21,8%). La quasi totalità dei premi delle polizze collegate a rimborsi IVA e altre imposte è costituita da
nuova produzione e mostra quindi lo stesso andamento descritto per i premi complessivi (-6,5%). In diminuzione anche la nuova produzione per le altre garanzie legate a rateazioni di imposte/contributi previdenziali (-22,4%) e quella per polizze connesse con ricorsi IVA e similari (-2,7%).
Rispetto al 2013 si sono ridotti di oltre tre milioni di euro i premi contabilizzati riguardanti le tipologie di rischio inerenti alla “gestione rifiuti”: il volume di affari nel 2014 è stato pari a 25,5 milioni (il 5,1% dei premi totali contabilizzati) con un decremento del 10,8%. Il 23% di questi premi (5,9 milioni di euro, in diminuzione dell’1,1% rispetto al 2013) sono stati contabilizzati per garanzie inerenti le spedizioni transfrontaliere di rifiuti che coprono le eventuali spese sostenute per il trasporto, lo smaltimento o il recupero dei rifiuti, nonché i costi per la bonifica dei siti inquinati connesse alle predette operazioni. Anche l’andamento della nuova produzione (19,5 milioni), che costituisce il 76,5% dei premi contabilizzati per questi rischi, è stato negativo e registra una diminuzione del 4,2% rispetto al 2013.
Risultano in aumento del 7,7% i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Organismi Europei, Amministrazioni Statali, Regionali o di altri Enti Locali per la realizzazione di progetti specifici) che arrivano a 32,6 milioni, contabilizzando il 6,5% di tutti i premi del ramo (erano il 6,1% nel 2013). In lieve aumento la nuova produzione dei premi che nel 2014 guadagna l’1,7%.

In aumento anche il volume di premi per le tipologie di rischio classificate come “doganali” (cauzioni per il pagamento periodico differito dei dazi doganali, per temporanee importazioni, per altre operazioni doganali) che nel 2014 hanno raccolto 22 milioni (+6,6%). Tale andamento riflette quello dei premi di nuova produzione che segnano un aumento dell’8,5% rispetto al 2013.
Il volume dei premi per le coperture relative a “garanzie di pagamento” nel 2014 ha subito un deciso aumento: tali contratti hanno raccolto 13,2 milioni (9,7 nel 2013) con un incremento del 36,7%; la nuova produzione si è quasi triplicata (+179,7%), passando da 3,6 milioni di euro del 2013 a 10,2 milioni del 2014.
Sono diminuiti invece del 13,9% i premi contabilizzati per le garanzie “Agea – regolamenti CEE” (10,3 milioni, pari al 2,0% di tutti i premi del ramo). In contrazione anche i premi della nuova produzione che nel 2014 si attestano a 6,3 milioni (erano 7,2 milioni nel 2013).
I premi contabilizzati relativi alle tipologie di rischio non rientranti in quelle già menzionate (Ingresso stranieri, Generiche dirette, Giudiziali, Rapporti di collaborazione non subordinati, Rapporti di collaborazione subordinati, Esattoriali società Coop, Esattoriali S.p.A., Esattorie per istituti di credito) risultano in diminuzione (-15,3%), attestandosi a oltre 37 milioni (il 7,4% dei premi del ramo), di cui il 56,5% dovuti alla nuova produzione dell’anno che risulta invece in diminuzione del 9,0% rispetto al 2013.