di Luciano Mondellini

L’ottimo risultato ottenuto da Fca sul mercato italiano in aprile (+24,2% le vendite del settore, +25% la Fiat) ha tirato la volata al Lingotto nel Vecchio Continente. Fca in Europa ha immatricolato in aprile 78.957 nuove vetture, il 13,4% in più dello stesso mese 2014. Un risultato quasi doppio di quello registrato dal comparto (+6,9% a oltre 1,1 milioni di nuove unità).

La quota del Lingotto è salita così dal 6,2 al 6,5%. In particolare, ha spiegato una nota della casa torinese, per la quarta volta consecutiva Fiat Chrysler Automobiles è cresciuta in Europa più della media del comparto. Inoltre per il ventottesimo mese consecutivo Fca ha dominato il segmento A, con Panda e 500 che insieme hanno ottenuto una quota del 29,2%. In vetta nel suo segmento anche la 500L, con il 23,5% di quota nel quadrimestre, mentre 500X è tra le top five del suo segmento in Europa e prima in Italia. Infine, Jeep ha continuato il suo ottimo periodo registrando il diciottesimo mese consecutivo di crescita, in aumento in tutti i principali mercati con valori superiori alla media in virtù della Renegade, l’ultimo modello immesso nel mercato dal brand nordamericano. Gli ottimi risultati di vendita hanno messo le ali all’azione in borsa, che ieri ha chiuso a 14 euro, in rialzo del 2,2%.

Oltre al Lingotto si è comportata molto bene anche Renault/Nissan. Se infatti Volkswagen si è confermata leader del mercato europeo in virtù di una crescita delle immatricolazioni mensili del 5,4% a 316.459 unità e nello stesso tempo Psa ha conservato il secondo posto nel continente, Renault/Nissan ha messo a segno un rialzo del 15,3% a oltre 126 unità.

In generale, la crescita del mercato automobilistico europeo di aprile (+6,9%) è leggermente inferiore a quella media del primo trimestre (+8,6%), ma il Centro Studi Promotor in una nota spiega che «è compatibile con l’ipotesi di una crescita del mercato della Ue nell’intero 2015 compresa tra il 9 e il 10%, cosa che dovrebbe consentire alle immatricolazioni nell’area di recuperare quasi metà del terreno perduto nella crisi» tra il 2007 e il 2014. In particolare, il centro studi bolognese ha segnalato che i dati di aprile mettono in luce che sono soprattutto i mercati dell’Eurozona a guidare il recupero con una crescita del 7,2%, mentre per i Paesi non euro in aprile la crescita è del 6%. Interessante soprattutto constatare che all’interno dell’Eurozona i recuperi più consistenti sono stati ottenuti dai mercati maggiormente penalizzati dalle politiche di austerity negli anni scorsi. In particolare, in aprile le immatricolazioni in Grecia (nonostante le ben note difficoltà) sono cresciute del 43,3%, mentre in Italia il recupero è stato del 24,2% e in Portogallo del 21,9%. Inoltre, spiega la nota, a questo dato positivo si aggiunge il fatto che è in forte ripresa la produzione di auto in Italia. Nel primo trimestre le auto uscite dalle catene di montaggio sono aumentate del 36,2%, con positive ricadute sull’occupazione. (riproduzione riservata)