di Anna Messia

Vittoria Assicurazioni è pronta a mettere 150 milioni di euro sul mattone. Questa volta però non per lanciare nuovi progetti immobiliari, in cui la compagnia è storicamente impegnata, ma per ridurre il debito verso le banche (finanziamenti aperti in passato con Cariparma, Ubi e Unipol Banca) e mantenere in casa tutti i margini che arriveranno dalle vendite.

L’operazione riguarda in particolare il complesso immobiliare Residenze Parco Vittoria, in zona Portello, a Milano; si tratta di un importante progetto di riqualificazione nell’area dove un secolo fa si insediarono gli stabilimenti dell’Alfa Romeo, che prevede la costruzione di otto edifici e di un’area direzionale. In quest’ultima è già stata spostata la nuova sede della compagnia assicurativa della famiglia Acutis, oltre che gli uffici milanesi dell’Ania, l’associazione delle compagnie di assicurazione, e sempre li si è trasferito anche il Milan, che dopo quasi 50 anni, ha abbandonato la storica sede di via Turati. Il piano è in fase avanzata anche per quanto riguarda la parte residenziale e la conclusione dei lavori è attesa per la fine dell’anno. Nonostante la frenata del mercato immobiliare, è già stato venduto circa un terzo degli appartamenti e le cessioni proseguono a buon ritmo, senza modifiche rispetto ai prezzi di listino. L’anno scorso i ricavi conseguiti per la vendita degli immobili delle Residenze Parco Vittoria erano stati per esempio più di 21 milioni e 22 milioni erano già arrivati nel 2013, mentre le rimanenze finali, secondo il bilancio 2014 della compagnia, ammontavano a 218 milioni.

Vittoria detiene, in particolare, l’85% di Acacia 2000, creata per realizzare il progetto. Il 15% è detenuto direttamente e il 70% tramite di Vittoria Immobiliare, la società di sviluppo e di trading immobiliare del gruppo assicurativo. Il mese scorso l’assemblea straordinaria di Acacia 2000 ha deciso di aumentare il capitale sociale per un totale di 150 milioni tra valore nominale e sovrapprezzo e, considerando che gli altri soci non intendono partecipare all’operazione,Vittoria Assicurazioni è destinata ad aumentare la presa. Tra i soci in passato c’era stata per esempio Unipol, che ha poi deciso di uscire.

L’aumento, come detto, servirà a cancellare l’esposizione debitoria verso le banche, tagliando gli interessi sul debito e consentendo alla compagnia di mantenere per sé tutti i margini che arriveranno dalle vendite. Tale strategia di riduzione del debito ha riguardato anche altri progetti immobiliari di Vittoria, ma nel caso del Portello è stata particolarmente rilevate. Del resto le risorse al gruppo non mancano: il primo trimestre si è chiuso con 20,5 milioni di utile contro i 18,9 milioni dello stesso periodo del 2014. (riproduzione riservata)