di Davide Mattei 

 

Evitare il conflitto intergenerazionale, ridurre la tassazione per le Casse, definire la natura degli istituti: sono questi i tre punti su cui si dovrà definire il discorso in materia di previdenza nel prossimo futuro secondo Lello Di Gioia, presidente della Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. «Bisogna fare in modo di tassare in proporzione tutti quei redditi da pensione che sono estremamente elevati, anche perché non hanno versato i contributi per quel tipo di assegno», evidenzia il deputato. «È necessario abbassare la tassazione nei confronti degli istituti previdenziali: il governo deve comprendere appieno l’importanza e l’utilità che questi Enti hanno nel panorama italiano, anche per ciò che concerne gli interventi nel sistema Italia. L’ultimo punto», conclude, «riguarda la natura delle Casse. Sono pubbliche o private? Personalmente sostengo che, essendo state privatizzate, esse debbano essere autonome». «Il welfare è una sfida», ribadisce con fermezza Alberto Brambilla, coordinatore della Gnp e docente di gestione delle forme previdenziali pubbliche e complementari presso l’Università Sacro cuore di Milano. «Il messaggio che vogliamo lanciare parte dai pensionati per arrivare alle nuove generazioni: i primi devono rendersi conto che qualche sacrificio, anche piccolo, in termini di prestazione pensionistica può essere importante perché favorisce l’occupazione di quei giovani che, con i loro contributi, sostengono il sistema».