Nonostante i livelli storici di veicoli richiamati nel 2014 e le vittime causate dagli interruttori di accensione di General Motors Co. e dagli airbag che sono esplosi di Takata Corp., le autorità di regolamentazione degli Stati Uniti affermano che i consumatori non sempre ricevono il messaggio.

Le auto difettose vengono riparate infatti solo in due casi su tre.

La National Highway Traffic Safety Administration e le case automobilistiche, tra cui General Motors, si incontreranno martedì a Washington per studiare nuove azioni per far capire agli automobilisti che in seguito ad un richiamo devono agire.

Dopo il richiamo dello scorso anno degli interruttori di accensione, General Motors ha affermato di aver studiato le caratteristiche dei clienti che non hanno riparato le auto.

La compagnia ha riprogettato le lettere di avviso, utilizzando immagini diverse per trasmettere l’urgenza di riparare, ha aggiunto una campagna di sensibilizzazione online tramite YouTube e Yahoo! e ha offerto la possibilità di noleggiare un’auto. Alcuni rivenditori in Texas come incentivo hanno persino offerto biglietti per lo State Fair.

Nonostante tutti questi sforzi, che sono riusciti nell’intento di mettere a conoscenza dei difetti il 98% dei clienti, le riparazioni non sono state eseguite, ha affermato durante il convegno la direttrice del customer relationship management di General Motors, Julie Heisel.

“Consapevolezza non significa azione,” ha affermato.