Si è tenuto venerdì 22 maggio a Mogliano Veneto il 31° Congresso delle Associazione ex Agenti Assicurazioni Generali, ‘associazione a livello italiano ed europeo che raggruppa professionisti che hanno lavorato per la compagnia e che continuano a collaborare con esse, visto che molti di loro hanno un rapporto di collaborazione con l’agenzia e altri hanno tramandato ai propri figli “il mestiere di assicuratore”.

“Oggi sono qui tra voi anch’io come ex agente, ma dell’ex Assicurazioni Generali, visto che dal 1 luglio 2013 non c’è più ed è diventata Generali Italia.
E in un mondo che cambia così velocemente, nel quale i brand e marchi vengono sostituiti e mandati in soffitto, mi riempie di emozione e orgoglio sapere che ci sono qui tra di voi professionisti che hanno fatto la storia e la ricchezza delle Generali. E che ancora oggi pur non essendo più operativi, continuano a sentire questo attaccamento e a trasmettere questi valori” ha dichiarato il presidente del GAA Generali, Vincenzo Cirasola, durante il suo intervento di saluto al congresso.
Il congresso di metà mandato ha visto anche la partecipazione dell’a.d. di Generali Italia Philippe Donnet, accompagnato dal chief marketing & distribution officer Stefano Gentili, a dimostrazione del grande rispetto e vicinanza che nutre da sempre la compagnia nei confronti dei propri agenti, anche se ex.

“Sono veramente lieto perché quello che qui mi preme ricordare in questa prestigiosa sede di Mogliano, è l’affetto che lega noi, ex-agenti, a questa Compagnia. La nostra Associazione, nata nel 1984, è sorta proprio per soddisfare questo desiderio. Non accettare di interrompere bruscamente il legame con quel mondo al quale siamo appartenuti, con l’Azienda che abbiamo contribuito a far crescere e prosperare ed alla quale abbiamo unito i nostri individuali destini” ha dichiarato Gianfranco Buscarini, presidente dell’associazione. “L’affetto che ci unisce alle Generali è il risultato di anni di impegno e dedizione di tante persone che hanno operato e lavorato con grande attaccamento, contribuendo così a raggiungere traguardi ambiziosi accrescendo sempre più
l’orgoglio di appartenenza.”