di Laura Bonadies MF-DowJones    

Nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano su UnipolSai, il pm Luigi Orsi affiderà nei prossimi giorni a un pool di esperti il compito di analizzare il bilancio di Unipolprima della fusione con FonSai, Milano Ass. e Premafin. È quanto si apprende da fonti a conoscenza dei fatti.

Nell’inchiesta sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di aggiotaggio l’ad. della compagnia assicurativa, Carlo Cimbri, e i manager Roberto Giay, Fabio Cerchiai e Vanes Galanti. Secondo gli inquirenti gli indagati avrebbero fornito false comunicazioni al mercato in merito al valore dei titoli strutturati in pancia a Unipol, in vista dell’operazione che avrebbe portato alla nascita del colosso assicurativo italiano. Nel dettaglio, sottolineano le fonti, il pm disporrà una consulenza tecnica d’ufficio volta ad accertare anche la correttezza delle valutazioni contenute nel Progetto Plinio. Gli inquirenti, infatti, avrebbero acquisito la relazione del 2012 di Ernst & Young, società di revisione di FonSai che aveva condotto la due diligence suUnipol in vista della fusione. Nel rapporto ci sarebbe una tabella dalla quale emergerebbero discrepanze su alcuni asset della compagnia assicurativa. Nella fattispecie lo studio attribuirebbe a Unipol un patrimonio netto negativo, molto lontano da quello fissato in sede di concambi. Sul valore di questo tipo di prodotti finanziari il pm aveva già chiesto nuovi approfondimenti nel 2013, dopo che venne reso noto il progetto Plinio. La consulenza disposta da Orsi dovrà quindi ora stabilire se lo studio fatto da E&Y sia veritiero o meno e, di conseguenza, accertare se la fusione sia stata fatta su basi corrette o se invece si configura l’ipotesi di aggiotaggio sul quale indaga la Procura.

Va peraltro ricordato, come segnalato da MF-Milano Finanza del 10 ottobre scorso, che nel 2012 la stessa Ernst & Young era stato nominato dal Tribunale di Torino «esperto comune» di Premafin, Milano, FonSai e Unipol, ovvero le società partecipanti alla fusione che avrebbe portato alla nascita di UnipolSai, per giudicare in merito alla congruità dei concambi dell’operazione. Nel 2013, al termine del lavoro, l’advisor ritenne congrui i valori dei concambi. «Sulla base della documentazione esaminata», si legge nella relazione datata 23 settembre 2013, «tenuto conto della natura e portata del nostro lavoro, riteniamo che i metodi di valutazione adottati dai cda, anche sulla base delle indicazioni dei rispettivi advisor, siano adeguati, in quanto nelle circostanze ragionevoli e non arbitrari, e che gli stessi siano stati correttamente applicati ai fini della determinazione dei rispettivi rapporti di cambio».