di Luisa Leone

Bisognerà aspettare il 2015 per il debutto in borsa di Sace. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l’ipo del gruppo assicurativo, o l’ingresso di un partner, non arriverà in tempo per la fine dell’anno, come previsto dall’esecutivo nel piano di privatizzazioni.

Tuttavia il lavoro sull’apertura del capitale della società, oggi al 100% in mano a Cassa Depositi e Prestiti, prosegue a buon ritmo.

Il nuovo piano industriale, stilato con l’aiuto di Bain & Company, è pronto e dovrebbe essere presentato a breve. Va avanti anche l’ottimizzazione della struttura del capitale, iniziata alla fine dello scorso anno con lo stacco di un dividendo straordinario da 1 miliardo. Della cedola da 249 milioni approvata ieri dall’assemblea del gruppo (che ha dato il via libera anche ai conti del 2013), circa 140 milioni corrispondono infatti alla remunerazione standard che sarebbe stata riconosciuta in base alla dividend policy della Cdp, mentre i rimanenti 110 milioni sono stati distribuiti con la stessa ratio del maxi-dividendo del dicembre scorso. Anche questa è una questione importante nell’ottica dell’apertura del capitale del gruppo, per evitare di cedere quote di una società gonfia di liquidità non necessaria al business. Nonostante questi passi avanti, però, il cammino è ancora lungo e non privo di incognite, a partire dalle garanzie statali sulle attività svolte da Sace. Una questione nelle mani del ministero dell’Economia, guidato da Pier Carlo Padoan, che al momento è impegnato su mille fronti, dalle coperture per il decreto taglia Irpef all’attuazione della delega fiscale. In questo quadro è del tutto probabile che la priorità sarà data alla quotazione di Poste, i cui introiti finiranno direttamente nelle casse dello Stato, visto che la società è al 100% del Tesoro.

Come se non bastasse anche Cdp è alle prese con più di un dossier, a partire da Fincantieri, di cui solo lunedì scorso l’assemblea ha deliberato l’ok alla quotazione; fino alla valorizzazione di Ansaldo Energia, che potrebbe portare quanto prima all’ingresso di un partner industriale e poi al debutto in borsa. Novità comunque da Sace si avranno presto e riguarderanno il nuovo piano industriale, che dovrebbe arrivare prima della pausa estiva. Al momento il file è top secret ma secondo indiscrezioni tra le linee guida della nuova strategia ci dovrebbe essere un ampliamento dei prodotti offerti alle aziende orientate all’export, e ci sono anche novità legate al mercato dei capitali. L’obiettivo è intercettare un sempre maggior numero di società proiettate all’estero e fornire loro una gamma completa di prodotti e un’assistenza a 360 gradi. Per quanto riguarda l’espansione geografica, il focus sarà sui mercati emergenti. (riproduzione riservata)