Nel mese di marzo la nuova produzione vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 8,1 mld, il 47,7% in più rispetto allo stesso mese del 2013. Si tratta dell’ammontare più elevato di nuovi premi raccolti in un mese dal settore assicurativo italiano. Nel primo trimestre dell’anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 22,8 mld, registrando una crescita del 48,7% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,6 mld (+14,2% rispetto al mese di marzo 2013), i nuovi affari vita complessivi sono ammontati a € 9,7 mld (+41,1% rispetto allo stesso mese del 2013), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 26,0 mld, il 40,1% in più rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di marzo i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno continuato a registrare significativi aumenti in linea con quelli dei mesi precedenti (+66,5% rispetto allo stesso mese del 2013), a fronte di un ammontare pari a 6,3 mld (il 78% dell’intera nuova produzione emessa). Di segno opposto è risultato invece l’andamento della raccolta premi di polizze di ramo V con un volume di nuovi affari pari a € 175 mln (solo il 2% dell’intera nuova raccolta), registrando un calo del 21,4% rispetto al mese di marzo 2013 (i primi due mesi del 2014 erano stati invece caratterizzati da un portafoglio di nuovi affari in forte aumento). La restante quota (20%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che nel mese di marzo hanno registrato, dopo quattro mesi consecutivi di contrazione del portafoglio, un aumento dell’8,7% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (nonostante la mancata emissione di nuove polizze index), per una raccolta di nuovi premi pari a € 1,6 mld. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 84 mln, sono risultati in diminuzione del 14,1% rispetto a marzo 2013.

Si evidenzia, inoltre, che l’84% delle imprese del campione statisticato, rappresentative dell’84% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo del 2013 e che il 48% delle imprese (per una quota premi pari al 31%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+48,7%).

Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 48,7% al 33,7%.