Generali promette più utili per il 2014 e per i prossimi anni oltre a un miglioramento della politica dei dividendi, dopo che avrà raggiunto, in anticipo, rispetto al piano di sviluppo, gli obiettivi di capitale. Conseguirà, come ha detto l’a.d., Mario Greco, nel corso dell’assemblea, una posizione «tra le più solide sul mercato». L’assemblea ha visto crescere ancora la partecipazione dei fondi, presenti con una quota del 15,3% rispetto al 12,2% del 2013. «Riteniamo di essere molto avanti nel piano di sviluppo e contiamo di raggiungere gli obiettivi di capitale prima del previsto e quindi di poter rivedere la politica del dividendo, in termini migliorativi», ha promesso Greco. Tra i temi principali trattati, i passi avanti fatti sul piano della governance e le vicende legate all’azione legale decisa nei confronti degli ex a.d. e d.g., Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti. Il presidente del Leone, Gabriele Galateri, ha sottolineato come grazie alla «decisa spinta» di Mediobanca e degli altri maggiori azionisti (Caltagirone, DeAgostini e Del Vecchio), Generali si sia dotata di una governance più «adeguata e moderna», che, secondo Galateri, ha favorito un clima di trasparenza e coesione in seno al board e al management. L’assemblea ha approvato il bilancio 2013, chiuso con un utile netto di 1,915 mld e un dividendo di 0,45 euro per azione (in pagamento dal 22 maggio). I soci hanno inoltre ratificato la nomina in cda del presidente del cds di Vivendi Jean René Fourtou (cooptato nel dicembre scorso al posto di Vincent Bolloré) e nominato il nuovo collegio sindacale.

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