Una raccolta premi complessiva di 1.405 milioni (+30,9% rispetto al primo trimestre 2013) con un utile netto consolidato di 25 milioni in crescita del 4,2% rispetto a marzo 2013. Alla raccolta complessiva del lavoro diretto concorrono i premi danni con 404 milioni e i premi vita con 987 milioni. Migliora ancora il combined ratio (a 92,5%). Il margine di solvibilità si attesta a 1,60 volte il minimo regolamentare.

Sono questi i principali dati del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazione riunitosi ieri a Verona sotto la presidenza di Paolo Bedoni.

I primi tre mesi dell’anno hanno evidenziato un utile netto consolidato di 25 milioni rispetto ai 24 milioni dello stesso periodo del 2013 (+4,2%).

L’utile netto di gruppo risulta pari a 23 milioni contro i 21 milioni di marzo 2013 (+9,5%).

La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto i 1.405 milioni di euro, in aumento del 30,9% rispetto ai 1.073 milioni del primo trimestre 2013.

Gestione Danni

La raccolta premi del lavoro diretto passa da 406 milioni al 31 marzo 2013 a 404 milioni a fine marzo 2014 (-0,6%). Nel comparto auto si registra una raccolta pari a 247 milioni, in leggero calo (-0,5%) rispetto al 31 marzo 2013. I rami non auto, con una raccolta premi pari a 157 milioni, decrescono a loro volta di uno 0,7% rispetto a marzo 2013 (158 milioni).

In generale il contesto di mercato segna una fase di contrazione sia della raccolta premi che dei volumi, particolarmente importante nei rami auto, dove la concorrenza ha portato ad una riduzione del premio medio rispetto ad inizio 2013. In questo contesto, anche nel primo trimestre 2014 Cattolica riesce a far fronte alla competitività del mercato, in particolare incrementando il portafoglio di polizze auto, senza venir meno alle consuete accurate scelte assuntive.

Ancora in miglioramento il combined ratio, che passa da 94,5% al 31 marzo 2013 a 92,5%, evidenziando un ulteriore progresso anche rispetto a fine esercizio 2013 (93,5%).

Gestione Vita

Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 987 milioni di euro. Il miglioramento rispetto al primo trimestre 2013 (+50,9%) è dovuto principalmente alla raccolta dei rami tradizionali I (+51,4%) e V (+35,8%). Positiva è anche la raccolta del ramo III (+129%) che torna a crescere dopo un periodo di contrazione.

Sull’incremento della raccolta hanno inciso in maniera rilevante tutti i principali canali distributivi.

Il risultato degli investimenti è pari a 119 milioni di euro (rispetto a 125 milioni al 31 marzo 2013).

Gli investimenti ammontano a 17.810 milioni di euro. Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 3.072 milioni di euro (invariate rispetto al 31 dicembre 2013) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 13.783 milioni di euro (13.165 milioni al 31 dicembre 2013).

I dati al 31 marzo 2014 confermano la solidità patrimoniale del Gruppo con un patrimonio netto consolidato pari a 1.642 milioni di euro (1.561 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,60 volte il minimo regolamentare (già al netto del dividendo che sarà distribuito il 22 maggio 2014, con data di stacco della cedola il giorno 19 dello stesso mese e record date il 21 maggio 2014, come già comunicato in precedenza).

Il Gruppo, in un contesto macroeconomico ancora incerto, proseguirà le proprie azioni nell’obiettivo di consolidamento dei risultati operativi in un mercato assicurativo che evidenzia una marcata competitività nei prezzi che si prevede manifesterà i propri effetti soprattutto nella seconda parte dell’anno.

Nei rami vita un significativo impegno sarà dedicato alla distribuzione attraverso i vari canali di prodotti a maggior valore aggiunto.

Il Presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, ha dichiarato: “Il carattere graduale e continuo del processo di crescita di Cattolica si conferma anche nei dati della prima trimestrale in un contesto di mercato in cui si innalzano necessariamente i livelli di competitività, sia per ragioni strutturali che richiedono una decisa modernizzazione del comparto assicurativo, sia per ragioni congiunturali legate alle aspettative di inversione del ciclo economico. Sulla scia delle scelte fatte in questi anni, confermate nell’Assemblea dei soci del mese scorso, Cattolica si dimostra pronta a porre le basi, attraverso un nuovo piano strategico industriale, di una fase di crescita ulteriore che richiederà scelte di notevole respiro strategico, in particolar modo sul terreno dell’innovazione”.

L’Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni, Giovan Battista Mazzucchelli, ha detto che: “I risultati del primo trimestre si inscrivono nella linea di tendenza alla crescita della raccolta complessiva con una particolare attenzione all’efficienza e alla redditività in un mercato in cui la concorrenza si fa sempre più serrata. Ne sono testimonianza l’utile netto consolidato e l’ulteriore miglioramento del combined ratio. La tensione sui prezzi si registra soprattutto nel comparto auto mentre occorre sottolineare la conferma della forte tendenza all’aumento della raccolta nel segmento Vita, in misura più che proporzionale rispetto al mercato. L’impegno di Cattolica con il nuovo piano strategico industriale è teso ad innestare i processi di innovazione richiesti dall’evoluzione del settore assicurativo, sui punti di forza del proprio posizionamento di mercato”.