di Andrea Di Biase

Sette arrestati (tre ai domiciliari), tra cui l’ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi, e 22 milioni di euro sequestrati tra conti correnti e titoli. È questo l’esito del blitz con cui la Guardia di Finanza ieri ha eseguito le ordinanze di custodie cautelare, disposte dalla Procura di Genova, e accordate dal gip Adriana Petri, su una presunta truffa ai danni della stessa Banca Carige.

Oltre al 77enne Berneschi, finito ai domiciliari, sono stati oggetto del medesimo provvedimento cautelare anche Ferdinando Menconi (67 anni), per anni al vertice delle due compagnie assicurative del gruppo bancario genovese e Ernesto Cavallini (imprenditore immobiliare). Davide Enderlin (avvocato), Sandro Calloni (imprenditore), Andrea Vallebuona (commercialista) e Francesca Amisano (la nuora di Berneschi), sono invece finiti in carcere. Per tutti l’accusa è di aver fatto parte di un’associazione a delinquere di carattere transnazionale operante in Italia, Spagna e Svizzera finalizzata alla perpetrazione di truffe ai danni di Banca Carige e di Carige Vita nuova, il ramo assicurativo dell’istituto di credito e del successivo riciclaggio e reinvestimento di proventi illeciti, oltre che alla truffa.

Il gruppo bancario attualmente guidato da Piero Luigi Montani è dunque parte lesa nel procedimento, tanto che l’attuale presidente diCarige, Cesare Castelbarco Albani, ha già annunciato che la banca «si costituirà parte civile». Mentre l’Abi, di cui Berneschi è tuttora vicepresidente, pur avendo lasciato ogni incarico nell’istituto ligure, ha fatto sapere di «non svolgere nessuna funzione di vigilanza né tantomeno» di essere «a conoscenza della gestione dei singoli istituti».

Secondo l’accusa, tramite perizie supervalutative stilate da Vallebuona, a partire almeno dal 2006, società riferibili ad alcuni degli indagati hanno venduto a prezzi fuori mercato immobili o partecipazioni in società immobiliari alle compagnie assicurative del gruppo Carige. Un’operazione che, stando alle risultanze dell’indagine della Procura di Genova, sarebbe stata ripetuta in maniera seriale attraverso la Balitas sa, società con sede nel Canton Ticino, formalmente amministrata da Enderlin, ma i cui soci occulti sarebbero gli stessi Berneschi e Menconi. Le indagini che hanno portato all’arresto di Berneschi e degli altri indagati hanno preso il via dalla relazione della Banca d’Italia depositato in Procura nel settembre 2013 e sul quale sono ancora in corso le indagini e gli accertamenti da parte della Gdf. Nella relazione di Banca Italia infatti i pm Nicola Piacente e Silvio Franz hanno notato che tra le posizioni a rischio per incagli oggettivi elevatissimi c’era anche quella relativa all’immobiliarista Ernesto Cavallini, già condannato in primo grado per il crac della genovese Comitas Assicurazioni e a Roma per il dissesto di Firs Assicurazioni e Lloyd Nazionale.

La notizia del blitz della Gdf non ha avuto particolari impatti sul titolo Carige. Le azioni della banca genovese, dopo il tonfo di mercoledì a seguito del collocamento del pacchetto del 10,9% da parte della Fondazione Carige, hanno chiuso la seduta di ieri in rialzo dell’1,2% a 0,42 euro. (riproduzione riservata)