È stata un’assemblea tutt’altro che tranquilla quella di Unipol, che ha registrato forti critiche, soprattutto da parte dei piccoli azionisti, alla fusione con Premafin e Fonsai, anche se, alla fine, il bilancio 2012, chiuso con un utile di 441 mln e un dividendo di 0,15 euro per le ordinarie e di 0,17 euro per le privilegiate, è stato approvato.

Le contestazioni hanno riguardato, tra l’altro, gli utili del gruppo, in contrasto con le perdite dei piccoli azionisti, alcuni dei quali hanno anche minacciato di adire le vie legali.

Dura la replica del presidente, Pierluigi Stefanini, secondo cui «le minacce di azioni penali non ci fanno nessuno effetto». A sua volta, l’a.d., Carlo Cimbri, ha sottolineato che «azioni risarcitorie da parte di azionisti dopo l’operazione che ha portato all’acquisizione di Fondiaria-Sai sono legittime», ma Unipol «non ritiene che ci siano gli estremi» per tenere conto delle richieste di «qualsivoglia categoria di azionisti». Cimbri ha invece ricordato che la fusione si completerà entro fine anno e ha elencato i dati stand alone di Unipol, migliori delle previsioni.

Anche l’assemblea di Premafin ha approvato il bilancio 2012, chiuso con una perdita netta consolidata di 882,2 mln di euro.

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