Ennio Doris ha acquistato due immobili che ospitano la società bancario-assicurativa per 21,7 mln. Si tratta dei palazzi Fermi e Galeno a Milano 3. Banca d’Italia e Antitrust hanno già dato il via libera

 

di Andrea Giacobino

 

Con un assegno di poco più di 10 milioni Ennio Doris si compra due degli immobili ove già oggi alle porte di Milano ha sede Mediolanum, il gruppo bancassicurativo da lui guidato.

A seguito dell’operazione la Fermi & Galeno Real Estate srl, proprietaria dei due palazzi, passa secondo le comunicazioni di Banca d’Italia sotto il controllo dell’istituto quotato. L’operazione, già autorizzata dall’Antitrust, ha riguardato l’acquisto da parte di Mediolanum di un veicolo italiano detenuto dal fondo d’investimento immobiliare tedesco Bav-Tmw Globalerimmobilienspezialfunds che è emanazione della Tmw Pramerica Property Investment. La società italiana, costituita nel 2006, è proprietaria dei palazzi Fermi e Galeno siti a Basiglio (Milano 3) dove sorge la sede di Mediolanum e all’interno di questi immobili il gruppo di Doris è già presente in forza di un contratto d’affitto che scadeva a fine dello scorso anno. Di qui l’offerta di acquisto che come ha spiegato il vicepresidente Massimo Doris (figlio di Ennio) in una delle ultime riunioni del 2012 del board Mediolanum, risponde alla logica di mantenere la presenza nel comprensorio di Milano 3, oltre a considerare le vantaggiose condizioni di mercato, «le sinergie logistiche con gli altri palazzi di proprietà del gruppo» e «gli investimenti significativi già effettuati dalla banca negli immobili». I due palazzi sono stati valutati, per conto di Mediolanum, 27,1 milioni da una stima redatta da Cb Richard Ellis supportata da una due diligence tecnica a firma Reah Tekna; ma su di essi gravava un potenziale rischio fiscale compreso fra 0,9 e 2 milioni. Il valore di compravendita stabilito fra le parti è stato di 21,7 milioni ma poiché la Fermo & Galeno Real Estate srl era ancora debitrice di un mutuo residuo di 11,4 milioni alla banca tedesca Bayerischer Landesbank, il corrispettivo finale pagato da Doris è stato di 10,2 milioni.

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