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Un’indagine promossa da Zurich in 7 Paesi europei

ASSINEWS 242: maggio 2013

I cittadini dei sette Paesi europei coinvolti nell’indagine paneuropea condotta da Gfk per conto di Zurich Insurance Group sono molto preoccupati della crisi economica. E, come conseguenza, risparmiano su vacanze,  acquisto di vestiario e uscite al ristorante.
Assicurazione ed educazione, invece, sono considerati beni sui quali non lesinare. Sono sette i Paesi Europei oggetto dell’indagine: Austria, Germania, Italia, Portogallo, Russia, Spagna e Svizzera. Sono state intervistate 4.067 persone di età superiore ai 14 anni nel periodo 24 ottobre-14 novembre 2012).

La crisi economica preoccupa in modo particolare quanti abitano nel Vecchio Continente. Circa il 70% degli intervistati in Portogallo, il 67% in Italia e il 59% in Spagna sono molto preoccupati per questa crisi economica. In Austria (44%) e Germania (38%) tali percentuali scendono in maniera significativa, mentre svizzeri e russi sono i meno preoccupati (rispettivamente 31% e 28%).
Nel complesso, i  partecipanti allo studio ritengono che la  popolazione – più  dei politici – saprà  come risolvere i problemi del prossimo  futuro. Mentre in  Spagna una persona su 6 è preoccupata per il proprio  posto di lavoro, tale  percentuale scende  considerevolmente  in Germania e Svizzera (4%-5%) e Austria (1%).
Svizzeri, tedeschi e russi, dovendo  ridurre il proprio budget di spesa a causa della crisi si  dicono disposti a rinunciare ad  eventuali uscite al ristorante o ad andare fuori a bere con gli amici. Austriaci, portoghesi e spagnoli, invece, taglieranno sui viaggi, mentre gli italiani spenderanno meno in vestiario e fashion.
In Svizzera, Germania e Russia oltre un terzo di quanti hanno risposto al sondaggio (in Austria oltre un quarto) sono pronti a spendere meno per la propria auto o moto. Ma, in generale, assicurazione ed educazione non sono ritenuti beni accessori sui quali risparmiare.
Tutti i partecipanti allo studio sono concordi nel dire che, a dispetto della crisi economica, la necessità di una buona copertura assicurativa non è cambiata. Solo il 3% – 8% degli intervistati in Portogallo, Italia e Spagna  ridurrà le loro spese per assicurazione  qualora si trovasse a dover tagliare il  loro budget. Negli altri Paesi, tale percentuale varia dal 9% della Svizzera al  18% della Russia.

Il 38% degli italiani intervistati, dovendo rinunciare a qualche copertura assicurativa, opterebbe per l’assicurazione furto e incendio, mentre solo il 18%  si sentirebbe di  rinunciare alla  copertura sugli infortuni. Diverso lo scenario in Portogallo, ad esempio, dove emerge che a parità delle altre  coperture (per le quali la possibilità di rinuncia varia tra il 21% e il 26%), quella a cui non si sentono di rinunciare  è l’assicurazione sulla casa (12%). In Germania poi, solo il 6% sostiene di poter rinunciare a una copertura responsabilità civile (non auto).

L’attuale contesto economico ha in qualche modo cambiato l’esigenza di una valida copertura assicurativa?
L’80% degli svizzeri risponde di no, mentre per il 24% degli  italiani l’esigenza  di avere una valida  copertura assicurativa è diminuita (così  come per il 18% di  greci e portoghesi).

Destinare risparmi privati ai fini  pensionistici pur  in periodi di crisi è  importante per circa un terzo di sviz- zeri e austriaci, mentre oltre il 36%  degli intervistati di nazionalità portoghese e circa un quarto del campione con riferimento a, Spagna,  Germania, Austria e Russia, ritiene  che sia importante, ma sostiene di  non avere soldi sufficienti da destinare a tale scopo. Da sottolineare,  poi, come oltre il 34% degli italiani  intervistati (contro una media degli  altri Paesi che si assesta intorno al  10%) non ha ancora preso in considerazione l’idea di destinare risparmi – pur in un periodo di crisi – alla  costruzione della propria pensione  integrativa.

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