Si è tenuto il 17 maggio presso l’aula magna dell’università Statale di Milano il tradizionale convegno giuridico e medico legale organizzato dal gruppo di studio Medicina e Diritto, con il patrocinio del dipartimento di medicina legale e delle assicurazioni dell’ateneo e, quest’anno, con il fattivo contributo del Laboratorio di Responsabilità Sanitaria.

Il convegno primaverile del gruppo di studio, che ha visto la partecipazione di più di 350 attenti congressisti, e’ stato titolato “Il perimetro della colpa in sanità”, ritenendo gli organizzatori di assecondare la grande attenzione e richiesta di approfondimento ancora oggi riservata dai professionisti al settore della colpa civile e penale nella attività medica, anche per effetto della recente novella normativa introdotta con la così detta “legge Balduzzi”.

Proprio l’impatto che la legge ha avuto nel nostro ordinamento e’ stato il centro degli approfondimenti della prima mattinata, ove gli interventi dei relatori si sono dedicati alla analisi delle problematiche interpretative della norma che vorrebbe introdurre (secondo il dichiarato intento del legislatore) una sorta di esimente per il medico, nell’ipotesi in cui venga accertata la sua condotta conforme alle linee guida riconosciute dalla scienza medica.

Il tema del possibile impatto della disciplina innovativa sui processi penali in corso è stato trattato ed approfondito del dott. Giuseppe Cernuto, giudice presso il tribunale penale di Milano, nonché dagli avvocati Luigi Isolabella e Angela Quatraro.

In particolare è emerso che ad oggi manca una pronunzia che direttamente abbio dovuto applicare l’esimente in parola.

Proprio al tribunale di Milano si deve, per altro, la prima ordinanza con censura di costituzionalità dell’art. 3 della legge “Balduzzi”, depositata dalla nona sezione penale, ove, in nove articolati punti, vengono ben evidenziate le possibili incongruenze normative della novella.

Il dott. Cernuto ha inoltre fornito dei dati statistiche generali che fotografano lo stato attuale della situazione nella rc sanitaria, riferendo che negli ultimi anni le domande risarcitorie contro i medici accusati di medical malpractice sono aumentate del 250 per cento e che, soprattutto, il 90% per procedimenti avviati avanti al tribunale penale di Milano non sfociano in fase dibattimentale o portano comunque alla assoluzione del medico.

Ancora il convegno ha affrontato la tematica complessa dell’inquadramento concettuale della definizione di “linee guida”, quale parametro di valutazione della condotta del sanitario e la incidenza fattiva di tale misura di censurabilita’ della sua opera ai fini della rilevanza penale della colpa.    

I lavori del convegno, sotto la presidenza del Prof. Antonio Farneti e con la moderazione del Prof. Riccardo Zoja, hanno poi affrontato la tematica a della responsabilità sanitaria secondo i dettami della colpa civile, con l’ampia ed esauriente relazione del consigliere della corte di appello di Milano Dott. Ersilio Secchi.

Sono emerse sostanziali critiche alla disciplina normativa ed al suo possibile impatto sulla determinazione della colpa civile, apparendo il testo di legge sul punto assai inefficace e vago.

I lavori della mattinata si sono conclusi con la trattazione del difficile tema della valutazione medico legale del danno iatrogeno o biologico differenziale tra patologia preesistente e danno causalmente connesso all’errore clinico e la altrettanto difficile trasformazione del danno risarcibile in compenso economico.

Tale sessione è stata trattata dal Dott. Roberto Bichi, presidente della prima sezione del tribunale civile di Milano, dall’avv. Filippo Martini, con il contributo dei medici legali  Prof. Enzo Ronchi e  dott. Luigi Mastroroberto.

Nella sessione pomeridiana si sono affrontati i temi dell’accertamento della colpa medica secondo la disciplina medico legale, con la relazione del Prof. Umberto Genovese, e della così detta “medicina difensiva” quale primo effetto dell’aggravamento oggi della posizione  processuale del medico esposto ad un elevato contenzioso, spesso non sostenuto da fondamento scientifico.

Quest’ultimo tema è stato affrontato dall’Avv. Paolo Mariotti.

Una tavola rotonda, arricchita dalla partecipazione di numerosi esperti del settore, ha infine  chiuso i lavori della giornata ed affrontato la grave tematica della sostenibilità del sistema della colpa medica nel comparto assicurativo, cercando di tracciare soluzioni che possano  consentire una migliore reperibilità delle risorse e dei prodotti più efficacemente protettivi per il professionista.