di Anna Messia

Entra nel vivo la partita sulla vendita della banca svizzera Bsi da parte di Generali Assicurazioni. Uno dei principali dossier del piano di dismissione indicati dal nuovo amministratore delegato, Mario Greco, che prevede cessioni complessive per 4 miliardi di euro di asset non strategici entro il 2015.

La compagnia di Trieste, secondo quanto riferito da Reuters, avrebbe ottenuto offerte per la banca elvetica, anche se inferiori al valore di libro, che secondo indiscrezioni sarebbe pari a 2,3 miliardi di franchi (meno di 1,8 miliardi di euro). Durante l’assemblea dello scorso 30 aprile, il ceo Greco, non aveva dato aggiornamenti sulle procedure di vendita, né di Bsi, né delle attività riassicurative negli Stati Uniti, avviate la scorsa estate e che sembrano più avanzate rispetto alla Svizzera. Qui sembra interessato il gruppo assicurativo svizzero Scor. Da entrambe il gruppo punta comunque a ricavare oltre 2 dei 4 miliardi complessivi attesi dalle cessioni. Tra le società in pole position per la vendita di Bsi ci sarebbe il consorzio firmato dalla spagnola Bankinter e dal fondo di investimento Usa Apollo Global Management, ma bisognerà verificare se il prezzo offerto sarà considerato congruo da Generali, visto che il ceo ha più volte ribadito che le dismissioni non si chiuderanno a qualsiasi prezzo.
 

Insomma, le trattative potrebbero prolungarsi, e non è escluso che Generali possa decidere di congelare per il momento la vendita e di valutare altre strade possibili, come per esempio un’ipo. Un argomento che probabilmente, anche se informalmente, sarà stato affrontato anche dal consiglio di amministrazione di Generali Assicurazioni che si è riunito ieri sera per approvare il bilancio del primo trimestre.

I dati su utile e premi saranno diffusi solo questa mattina ma intanto gli analisti hanno iniziato a fare le loro previsioni. Il consensus stima un utile in calo rispetto allo stesso periodo del 2012, con la media che si attende un risultato di 544 milioni, in flessione del 3,5% rispetto ai 567 milioni del primo trimestre dello scorso anno, mentre il risultato operativo è stato fissato a 1,17 miliardi, in leggera contrazione rispetto a 1,23 miliardi di marzo 2012. Nel primo trimestre dell’anno scorso a tenere alto il risultato netto erano state anche le buone performance finanziarie, che quest’anno sono in gran parte venute meno anche se, secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, «ci sarà un migliore andamento del risultato tecnico che sosterrà utile netto e operativo». Insomma la gestione industriale è prevista in miglioramento, con la tenuta del Vita e un netto progresso del Danni. Per quanto riguarda quest’ultimo ramo gli analisti si attendono infatti un’ulteriore crescita del combined ratio (o Cor, indice che misura la redditività: più è basso meglio è) al 94,5% rispetto al 95,4% del primo trimestre 2012. Così Bank of America Merrill Lynch prevede un incremento dell’utile operativo a 497 milioni, in aumento del 21%, grazie al miglioramento del Cor. «Ci aspettiamo un deterioramento rispetto alla performance stellare del 92,8% di fine 2012», scrivono. «Ma su base annua ci attendiamo un progresso guidato dalla revisione dei prezzi e della ristrutturazione dei programmi di riassicurazione», hanno detto gli analisti. (riproduzione riservata)