L’assemblea dei soci Generali quest’anno non ha riservato colpi di scena. A Trieste è stata presentata agli azionisti una società che si è messa alle spalle la lunga gestione precedente.
E i riferimenti alle passate gestioni da parte dell’attuale management non sono stati sempre teneri. Anzi. In particolare quando i soci si sono lamentati per l’esiguità’ della cedola a valere sul bilancio del 2012, il nuovo ceo, Mario Greco, ha da un lato concordato sul fatto che si tratti di un dividendo non in linea con la storia del Leone, con l’impegno a migliorarla, ma sulla redditività di oggi, Greco ha proiettato l’ombra degli effetti della passata gestione. “Abbiamo iniziato ad affrontare il tema della debolezza del patrimonio di Generali e la limitata capacità di generare capitale per via organica” ha affermato Greco spiegando che “ciò derivava da una governance interna opaca, dalla mancanza di un strategia chiara e focalizzata e da priorità di business in conflitto fra loro. Pertanto uno dei miei primi compiti è stato quello di semplificare la struttura organizzativa e i nostri sistemi di governance interna e portare il management di Generali in linea con i suoi concorrenti internazionali”.
Un passaggio molto critico nei confronti del passato (recente) delle Generali è stato anche quello relativo all’indebitamento, definito eccessivo, e alla necessità di ridurlo con la cessione di asset che non hanno assicurato la adeguata redditività. “Venderò asset, acquistati in passato e che non hanno assicurato un’adeguata redditività, fino a quando il capitale della società non sarà al punto in cui deve essere”, ha sottolineato il top-manager.

Tra i temi oggetto di discussione fra i soci, una larga parte di domande hanno riguardato l’eventualità di procedere a un aumento di capitale. Greco ha escluso tale ipotesi, così come ha escluso ipotesi di acquisizione. Greco ha indicato che la compagnia punta a espandersi in “Asia e America Latina” e ha ribadito che al 2015, una volta acquisiti i risultati del piano industriale, la società guarderà se e cosa fare. Prima di chiedere impegni ai soci insomma il Ceo del gruppo vuole vendere tutto ciò che non serve e ciò che non produce la redditività attesa. A questo proposito il  Leone ha confermato che non parteciperà alla ricapitalizzazione di Rcs, condannandosi a una diluizione che, di fatto, azzererà la quota mentre le azioni residue verranno cedute una volta che il patto di sindacato della società che edita il Corriere verrà sciolto.

L’Assemblea ha approvato il bilancio 2012, chiuso con un utile netto di € 90 milioni e un risultato operativo di oltre € 4,2 miliardi, stabilendo di assegnare agli azionisti un dividendo unitario di € 0,20 per ciascuna azione che verrà posto in pagamento a partire dal 23 maggio 2013, contro stacco della cedola n. 22. Le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 20 maggio 2013.

È stato inoltre eletto il Consiglio di Amministrazione (ridotto ad 11 membri) che rimarrà in carica per tre esercizi, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015.

Dalla lista di maggioranza presentata da Mediobanca, sono stati eletti: Gabriele Galateri di Genola, Vincent Bolloré, Francesco Gaetano Caltagirone, Mario Greco, Ornella Barra, Alberta Figari, Lorenzo Pellicioli, Sabrina Pucci, Clemente Rebecchini e Paolo Scaroni. Da quella di minoranza, presentata da Assogestioni, è stata eletta Paola Sapienza.

L’Assemblea ha inoltre approvato la Relazione sulla remunerazione; l’attribuzione di strumenti finanziari al Group CEO e a dirigenti della compagnia, autorizzando all’acquisto di 800.000 azioni proprie ed il compimento di atti di disposizione sulle medesime al servizio della predetta attribuzione; il nuovo Long Term Incentive Plan ed ha autorizzato, per massimi 18 mesi, l’acquisto di massime 7 milioni di azioni proprie da acquistarsi sul mercato secondo le stesse modalità previste dal Regolamento Emittenti e, al netto delle azioni proprie acquistate, attribuito al Consiglio di Amministrazione per il periodo di cinque anni, la facoltà di aumentare il capitale sociale in via gratuita e scindibile fino ad un massimo di euro 7 milioni, attraverso l?emissione di massime 7 milioni di azioni ordinarie.

L’Assemblea ha inoltre approvato la modifica degli articoli 3, 4, 32, 39 e 40 nonché l’abrogazione

Dell’art. 38 dello Statuto Sociale, e la conseguente rinumerazione dello stesso. Tali modifiche

fanno seguito sia al progetto di riorganizzazione del Gruppo in Italia che alla semplificazione dell’assetto di governance della società con l?eliminazione di alcuni gradi aziendali. Vengono ad esempio eliminati il riferimento a Mogliano Veneto (TV) quale sede secondaria della Compagnia, e il termine „?direzione centrale?? relativamente a Trieste.

A questo proposito Greco ha precisato che non sarà spostata la sede da Trieste, città che “è casa nostra”.  Ha anche aggiunto che le preoccupazioni su uno spostamento della sede “non sono fondate. Non abbiamo intenzione di spostare alcunché. E’ stata solo cancellata una dizione organizzativa che risale a qualche secolo fa, non rappresentativa di una società internazionale e moderna. Non spostiamo niente a Milano e non riduciamo l’occupazione a Trieste”.
Al termine dei lavori assembleari si è riunito il Consiglio di Amministrazione per deliberare

Sull’attribuzione delle cariche sociali per il triennio 2013-2015 confermando:

Presidente: Gabriele Galateri di Genola,  Vicepresidenti: Vincent Bolloré e Francesco Gaetano Caltagirone, Group Chief Executive Officer: Mario Greco.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato i membri dei comitati consiliari: Il Comitato Controllo e Rischi, composto da Alberta Figari (Presidente) e da Sabrina  Pucci, Clemente Rebecchini e Paola Sapienza; il Sotto Comitato Operazioni con Parti Correlate, istituito nell’ambito del Comitato  Controllo e Rischi, composto da Alberta Figari (Presidente) e da Sabrina Pucci e Paola  Sapienza; il Comitato per la Remunerazione, composto da Paolo Scaroni (Presidente) e da Ornella Barra e Lorenzo Pellicioli; il Comitato per le Nomine e la Corporate Governance, composto da Gabriele Galateri (Presidente) e da Vincent Bolloré, Francesco Gaetano Caltagirone, Lorenzo Pellicioli, Paolo Scaroni; il Comitato per gli Investimenti, composto dai consiglieri Mario Greco (Presidente), Francesco Gaetano Caltagirone, Clemente Rebecchini, Paola Sapienza nonché da Alberto Minali (Group CFO) e Nikhil Srinivasan (Group CIO). Antonio Cangeri è stato confermato nel ruolo di Segretario del Consiglio di Amministrazione.