di Paola Valentini

Un altro mese positivo per l’industria italiana del risparmio gestito. Ad aprile, secondo i dati pubblicati ieri da Assogestioni, i flussi netti totali nei fondi e nelle gestioni sono stati pari a 6,9 miliardi di euro, per un totale da inizio anno di 27,1 miliardi. Cifre che hanno spinto il patrimonio totale gestito dall’industria verso un nuovo record: 1.256 miliardi, di cui 559 nelle gestioni collettive e 696 in quelle di portafoglio.

In dettaglio nei fondi aperti la raccolta netta è stata di 5,3 miliardi (che diventa 19,2 miliardi da inizio anno) di cui 2 miliardi relativi ai fondi italiani (3,8 miliardi da inizio anno) e 3,3 ai fondi e alle sicav di diritto estero (15,3 miliardi da gennaio).

Dal canto loro le gestioni retail hanno registrato flussi per 217 milioni (536 milioni da inizio anno) e quelle istituzionali per 1,3 miliardi (7,2 miliardi da gennaio).

Tra le singole categorie dei fondi aperti dominano la classifica ancora i comparti obbligazionari con flussi netti di 2,9 miliardi (per un totale di 8,3 miliardi nei primi quattro mesi) seguiti dai flessibili con 2,7 miliardi (10,3 miliardi da inizio anno), mentre gli azionari sono in rosso per 68 milioni (mentre da inizio anno registrano flussi netti positivi per 673 milioni).

Quanto alle società di gestione, il primo gruppo per raccolta netta ad aprile è Intesa Sanpaolo con 1,29 miliardi di cui 1,19 relativi a Eurizon capital e 102 milioni a Banca Fideuram. Segue Franklin Templeton con 1 miliardo, tutta sui fondi aperti. Proprio in questo segmento il gruppo Usa di asset management guidato in Italia da Sergio Albarelli si conferma primo operatore estero in Italia con patrimonio gestito di 28,5 miliardi. Mentre nella classifica generale dei maggiori gestori di fondi aperti Franklin Templeton è quinto alle spalle di Generali, Intesa Sanpaolo, Pioneer e Am holding. Tra le altre società di gestione, JP Morgan asset management ha realizzato ad aprile una raccolta di 540 milioni, Pioneer di 181 milioni, Am holding di 118 milioni, le Poste di 284 milioni. Mentre le reti Azimut e Mediolanum hanno ottenuto, rispettivamente, 412 milioni e 228 milioni.

Per quanto compete, invece, alle gestioni di portafoglio, spiccano i +7,2 miliardi di quelle istituzionali che, sommate ai 536 milioni di quelle retail, portano il bilancio della categoria a un saldo positivo di 7,81 miliardi da inizio anno. (riproduzione riservata)