di Stefano Manzelli  

Chi detiene regolarmente un arma in casa deve assicurarsi che la stessa sia custodita in sicurezza meglio se dentro un armadio chiuso a chiave. Nessuna norma però impone anche l’installazione di un sistema d’allarme. Lo ha chiarito la Cassazione, sez. I pen., con la sentenza n. 20474 del 13 maggio 2013. Un cittadino regolarmente autorizzato alla detenzione di armi ha subito il furto di un fucile in casa e per questo è stato denunciato dalla polizia per omessa custodia dello stesso. Contro la conseguente decisione del tribunale l’interessato ha proposto con successo censure in cassazione. L’obbligo di diligenza nella custodia delle armi deve ritenersi rispettato semplicemente riponendo il fucile in un luogo chiuso e controllato all’interno dell’abitazione. In pratica il cittadino non è tenuto a adottare particolari sistemi antintrusione ma solo a impedire che le armi possano essere sottratte con facilità da parte di terzi. Per questo un armadio chiuso a chiave in camera da letto deve ritenersi una modalità adeguata alla corretta custodia.