di Anna Messia

La distribuzione allo sportello delle polizze Vita ha ripreso a correre, mentre sul fronte Danni notizie positive sono arrivate dal calo dei sinistri Rc Auto. Al punto che la redditività del comparto è aumentata praticamente per tutte le assicurazioni. Insomma, per le compagnie, nonostante il perdurare della crisi economica, questa prima parte di 2013 è stata positiva e, mentre il settore bancario è alle prese con evidenti problemi di esuberi di personale e di redditività, le assicurazioni dimostrano di saper fare utili anche in un contesto molto difficile.

Del resto in questi mesi tutte le principali compagnie sono riuscite a dare una bella sforbiciata al combined ratio.

Si tratta dell’indice che misura la redditività del comparto Danni: più basso è meglio è. Nel primo trimestre del 2013, nel caso di Fondiaria Sai, per esempio, il combined ratio (CoR) aveva sfondato il tetto del 100% (attestandosi al 100,6%), il che, semplificando, voleva dire che i costi e i sinistri pagati dalla compagnia avevano superato i premi Danni incassati. Guardando alla classifica di questo primo trimestre delle principali compagnie, emerge che proprio FonSai, nel frattempo entrata nel gruppo Unipol guidato da Carlo Cimbri, è riuscita a tagliare più di tutti l’indice, con un calo del 7%.

Per la compagnia c’è ancora molto da lavorare, visto che il CoR resta tra i più alti del mercato (al 93,6%), ma la crisi in questo caso più che ostacolo è stata di aiuto. Perché a calare, come detto, sono stati anche i sinistri Rc Auto, scesi (per FonSai del 16%) soprattutto in conseguenza della riduzione dei mezzi in circolazione. «Le compagnie hanno dimostrato di essere resistenti alla crisi», sintetizza Fabrizio Sarrocco, responsabile Insurance di Accenture Management Consulting, «e in questo contesto difficile sono anche riuscite a tagliare i costi».

 

C’è poi un altro fenomeno che ha consentito alle assicurazioni di chiudere bilanci positivi, anche per quanto riguarda la componente Vita. Il calo dei tassi d’interesse e dei rendimenti dei titoli di Stato ha infatti reso di nuovo appetibili le polizze Vita agli occhi dei risparmiatori. E le banche, dopo un lungo periodo di frenata, hanno ripreso a vendere prodotti Vita. Così a registrare un netto recupero della raccolta in questo ramo sono state soprattutto le compagnie che hanno partnership di bancassicurazione. Come per esempio Allianz Italia (+65%), Unipol (+46%) oppure Cattolica Assicurazioni(+45%). Mentre in Italia Generali ha registrato una contrazione del 6,4% della raccolta Vita, anche se la produttività per il gruppo guidato da Mario Greco è scesa meno (-3,6% l’indice ape). Nessuno può dire quanto questa tendenza durerà, ma per ora il trend appare evidente «con una ripresa allo sportello non solo delle polizze Vita», conclude Sarrocco, «ma anche della vendita di polizze Danni». (riproduzione riservata)