di Luigi Gorla

Unipol-Sai, la società che nascerà dalla fusione in Fondiaria-Sai di Premafin, UnipolAssicurazioni e Milano Assicurazioni, è aperta alla cancellazione delle azioni di risparmio, «se questo sarà conveniente per tutti gli azionisti».

Lo ha detto l’ad di Unipol e FonSai, Carlo Cimbri, durante un incontro con la stampa estera. È la prima volta che il numero uno della compagnia bolognese lascia intravedere questa possibilità ai soci di risparmio di FonSai (categorie A e B) e Milano, con i quali ha da tempo avviato un confronto, anche se su tematiche differenti. Nelle settimane scorse, infatti, i portatori di azioni di risparmio di categoria A avevano chiesto una conversione in titoli di classe B, mentre agli azionisti di risparmio di Milano è stata concessa la possibilità di tenere fuori la loro compagnia dalla fusione. Nel corso dell’incontro di ieri con la stampa estera, Cimbri ha inoltre fatto il punto sul processo di cessione degli asset di Milano Assicurazioni, avviato per ottemperare gli impegni presi con l’Antitrust. L’ad di Unipol ha affermato che la compagnia bolognese ha ricevuto una quindicina di manifestazioni di interesse. Tra i soggetti interessati ci sarebbero alcuni importanti gruppi assicurativi esteri, tra cui Allianz, Axa, Aviva e Zurich, alcuni fondi di private equity e alcune compagnie italiane, tra cui la veronese Cattolica. Secondo quanto appreso in ambienti finanziari, tuttavia, quest’ultima sarebbe più defilata rispetto agli altri soggetti che hanno presentato una manifestazione di interesse. Gli asset in vendita, che rappresentano premi totali per 1,7 miliardi, saranno ceduti in due tranche. Cimbri non ha dato anticipazioni sui proventi ipotizzabili dalla dismissione, indicando che è «difficile» fare una stima. Il documento sulla vendita verrà inviato ai potenziali offerenti durante il mese di maggio. Cimbri ha ribadito che la fusione tra Premafin,Fondiaria-Sai e Unipol Assicurazioni verrà realizzata anche se i detentori delle azioni di risparmio della Milano voteranno contro l’operazione. Gli asset ceduti arrivano dal perimetro della Milano, pertanto se questa non parteciperà al merger si troverà ad essere una compagnia controllata da Unipol-Sai, ma di minori dimensioni rispetto alle attuali. Cimbri ha anche indicato che per alcuni anni il nuovo gruppo si focalizzerà sull’integrazione del gruppo Fondiaria, dopo di che considererà la crescita all’estero. (riproduzione riservata)