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Possibili effetti su apparecchiature elettroniche e linee di telecomunicazione della più grande tempesta solare avvenuta negli ultimi 20 anni

Autore: Fabrizio Mauceri
ASSINEWS 231 – maggio 2012

Che le tempeste solari provochino effetti diretti al campo magnetico terrestre e che quindi possano provocare degli effetti collaterali sulle apparecchiature elettroniche più sofisticate è fatto noto. Capire però le dinamiche tecniche del fenomeno e collegarle alle coperture assicurative, non è cosa proprio di tutti i giorni. Considerato comunque che entro il prossimo anno dovrebbe arrivare la tempesta solare più forte dal 1859 ad oggi e che dal 2002 (data dell’ultimo picco dell’attività solare) esistono apparecchiature elettroniche sempre più sofisticate e delicate, appare utile fare delle riflessioni per capire se tutto ciò può influenzare in qualche modo la nostra attività di assicuratori e di intermediari di prodotti assicurativi. Ad ogni considerazione tecnica e/o assicurativa premettiamo quindi delle premesse di rito.

Cosa sono le tempeste solari
Una tempesta solare (detta anche tempesta geomagnetica) è un disturbo della magnetosfera terrestre, di carattere temporaneo, causato dall’attività solare. Durante una tempesta solare il sole produce forti emissioni di materia dalla sua corona che generano un forte vento solare, le cui particelle ad alta energia vanno ad impattare il campo magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all’emissione di massa coronale.
Le tempeste solari sono dei fenomeni che si manifestano ciclicamente e sono conseguenza diretta delle eruzioni solari. Quest’ultime provocano all’inizio delle gigantesche bolle sulla superficie solare, le quali dopo una prima fase di espansione esplodono e inondano lo spazio di particelle che viaggiano alla velocità di 6,4 milioni di chilometri l’ora. Queste particelle sono una vera e propria tempesta magnetica che una volta che raggiunge la terra provoca una serie di interferenze sul campo magnetico terrestre. Le tempeste solari seguono tendenzialmente un ciclo di undici anni. Ciò significa che ogni undici anni si raggiunge un picco di queste manifestazioni. Secondo gli studiosi l’attività delle macchie solari e delle eruzioni solari si sta intensificando nel 2012 e raggiungerà i suo picco massimo nel 2013 e, cioè esattamente undici anni dopo l’ultimo picco registrato (2002).

Ma qual è l’effetto di questi avvenimenti sull’uomo?
“È possibile che l’energia elettromagnetica sprigionata da una tempesta solare interferisca con l’organismo umano, ma non sappiamo quanto e in che modo”, ha spiegato a Climascienza.it Angelino Brugnoli del Centro di Ricerche in bioclimatologia medica, biotecnologie e medicine naturali (Biometeolab) dell’Università degli Studi di Milano. Fino ad oggi, non sono stati effettuati studi seri ha detto l’esperto sui possibili effetti dell’attività solare sull’uomo”. In ogni caso, le particelle sprigionate da una tempesta solare non sono ‘libere’ di colpire l’uomo in quanto l’atmosfera terrestre fa in qualche modo da filtro alle radiazioni più pericolose. Diverso il discorso per gli astronauti, esposti direttamente alle radiazioni. Per gli uomini nello spazio, infatti, “sono previste misure d’emergenza in caso di tempesta solare per garantire loro una protezione dalle radiazioni”.

Qual’è l’effetto di questi avvenimenti sulla terra e sull’ambiente?
Gli effetti possono essere aurore boreali di straordinaria bellezza. Nel 1989, una tempesta elettromagnetica si verificò sui cieli del Québec, causando un’aurora boreale visibile fino in Texas. Altri effetto possono essere le interferenze sul campo magnetico terrestre. Quest’ultimo può assorbire bene o male la tempesta solare a seconda che ci sia o meno un orientamento favorevole al sole. La pressione del vento solare cambia in funzione dell’attività solare e tali cambiamenti modificano le correnti elettriche presenti nella ionosfera. Le tempeste magnetiche generalmente durano dalle 24 alle 48 ore, anche se alcune possono durare per diversi giorni.

Qual è l’effetto sulle apparecchiature elettroniche?
Finora gli effetti accertati hanno riguardato prevalentemente gli impianti di telecomunicazione, che essendo dislocati all’aperto sono più vulnerabili a questo fenomeno. Allo stesso modo sembra che siano particolarmente vulnerabili le strumentazioni di bordo degli aeroplani. Questo perché sono degli strumenti altamente sofisticati e perché ovviamente questi mezzi di comunicazione volano ad altitudini elevate, dove la schermatura dell’atmosfera nei confronti delle onde elettromagnetiche solari è meno efficace a causa della rarefazione della medesima. Gli studiosi sono comunque dell’opinione che essendo aumentato in modo esponenziale l’utilizzo di apparecchiature elettroniche sofisticate dall’ultimo picco di tempeste solari (avvenuto nel 2002), la possibilità che siano danneggiate anche apparecchiature elettroniche di uso comune ed industriale è assai probabile. Se consideriamo infatti che i macchinari moderni sono sempre più vulnerabili agli sbalzi di tensione e spesso persino alle variazioni di temperatura e umidità, è assai probabile che una tempesta elettromagnetica rilevante possa in qualche modo fare la sua parte nel contribuire al suo deterioramento naturale. Le macchine elettroniche infatti producono di per se stesso un loro campo elettromagnetico e, nel caso in cui ci sia un forte campo magnetico esterno al macchinario stesso, oltre alla possibilità di avere dei difetti di funzionamento del medesimo, è probabile che lo stress a cui è sottoposta l’attrezzatura provochi qualche effetto collaterale sul suo stato di usura.

Quali sono le coperture assicurative specifiche per le apparecchiature elettroniche?
Tralasciando la totalità di coperture che ovviamente si possono trovare sul mercato (incendio, furto) ci concentriamo su quelle che sono maggiormente coinvolte da questa problematica. Nella polizza incendio sia in forma a rischi nominati che in forma all risks è possibile dare copertura ai macchinari aventi componenti elettronici con la clausola fenomeno elettrico per i danni causati a questi enti da scariche elettriche (per la definizione completa vedi infra). Inoltre è possibile dare una copertura assicurativa a questi enti, soprattutto se trattasi di macchinari industriali con la polizza Guasti macchina, mentre per le apparecchiature elettroniche da ufficio è possibile fare anche una polizza stand alone all risks che a seconda della compagnia ha un nome diverso, ma che generalmente viene chiamata polizza elettronica. Ma questo tipo di coperture riescono a rispondere alle esigenze dell’assicurato in caso di danni conseguenti alle tempeste solari? Per sciogliere il dubbio analizziamo da vicino cosa è un fenomeno elettrico e cos’è un guasto macchina.

Che cos’è un fenomeno elettrico?
Un fenomeno elettrico è un danno (solitamente di abbruciamento) causato da una forte scarica elettrica dovuta a:
un corto circuito: cioè contatto accidentale a bassa impedenza tra due porzioni di impianto normalmente funzionanti a potenziale diverso;
una variazione di corrente: cioè lo scostamento del livello dell’intensità di corrente elettrica da valori nominali previsti per il corretto funzionamento dell’impianto;
a sovratensioni: cioè l’improvviso innalzamento del valore della tensione di alimentazione elettrica rispetto ai valori nominali previsti per il corretto funzionamento dell’impianto od immissione nella rete di alimentazione di impulsi unidirezionali di tensione dovuti a cause atmosferiche;
ad un arco voltaico: cioè la scarica elettrica accidentale tra due parti dell’impianto sostenuta dalla tensione di alimentazione di rete.

Che cos’è un guasto macchina?
Per guasto si deve intendere un danno accidentale, improvviso e imprevisto causato da:
a) incuria, imperizia, negligenza, atti dolosi di dipendenti o di terzi;
b) difetti di fusione, del materiale e di costruzione; errori di progettazione e di montaggio;
c) incidenti fortuiti di funzionamento quali errata messa a punto, allentamento delle parti, vibrazioni, sollecitazioni anormali, tormento molecolare, forza centrifuga, velocità eccessiva, difettosa o accidentale mancanza di lubrificazione, grippaggio, colpo di ariete, surriscaldamento locale (ad esclusione del surriscaldamento di caldaie o impianti similari quando tale surriscaldamento sia seguito da esplosione), mancato o difettoso funzionamento di congegni di protezione;
d) caduta, urto, collisione o eventi similari, ostruzione da o introduzione di corpi estranei;
e) gelo;
f) effetti di corrente elettrica conseguenti a eccessivo o insufficiente voltaggio; deficienza di isolamento, corti circuiti, circuiti aperti o arco voltaico; effetti di elettricità statica; scoppio di trasformatori, di interruttori in aria o in olio

Dal punto di vista normativo possiamo quindi dire che nell’ambito di una polizza rischi nominati con estensione ai danni da fenomeno elettrico un eventuale danneggiamento di una sua componente dovuta ad una tempesta elettromagnetica è in garanzia soltanto se questa provoca un fenomeno elettrico, se invece la tempesta stessa, in seguito all’alterazione del campo elettromagnetico rende inservibile l’apparecchiatura perché ad esempio danneggia i programmi di funzionamento il sinistro non è in garanzia. Anche nel caso di copertura guasto macchina potremmo dire la stessa cosa, ossia che la copertura è efficace solo e soltanto se viene provocato un guasto macchina così come definito in polizza, altrimenti la copertura è inefficace. Nelle coperture all risks invece il discorso è diverso. In questo caso infatti essendo in copertura qualsiasi danno che colpisca gli enti assicurati non esplicitamente esclusi, la fattispecie è in garanzia ed è onere dell’assicuratore eventualmente provare il contrario. Gli assicuratori non hanno ancora previsto nelle polizze property l’esclusione dei danni da campo elettromagnetico (che invece sappiamo esserci nelle polizze liability).

Dal punto di vista pratico possiamo invece dire che post sinistro non è mai molto semplice capire cosa ha determinato un danno ad una apparecchiatura elettronica, per cui in moltissimi casi il fenomeno elettrico viene confuso in sede di perizia con il guasto macchina e viceversa. Pertanto è impossibile prevedere come potrebbe essere inquadrata in sede di perizia questa fattispecie. In sostanza dipende dal tipo di danno e dall’atteggiamento del perito.

Quale sarà l’atteggiamento dell’assicuratore?
A mio avviso l’assicuratore difficilmente prenderà provvedimenti specifici. In passato l’ha fatto con la “bufala” del millennium bug (il famoso rischio anno 2000), che come sappiamo non ha causato quasi nulla e da allora non ha più preso decisioni eclatanti in ambito property (a parte le limitazioni sul terrorismo). Nonostante quindi i danni alle apparecchiature elettroniche stiano aumentando in modo sostanziale negli ultimi lustri, non si è vista nessuna compagnia prendere delle decisioni significative in questo ambito e difficilmente le cose cambieranno repentinamente nel prossimo futuro. L’unico atteggiamento infatti che pare coerente nel mercato è la tendenza ad elevare le franchigie, cercare di inserire scoperti ed eventualmente agire sui tassi.

Quale la risposta assicurativa dell’intermediario?
L’intermediario dovrà a mio avviso fare maggior ricorso alle coperture all risks per evitare che ci siano delle scoperture in questi ambiti. Più precisamente nel caso in cui l’assicurato abbia delle apparecchiature elettroniche particolarmente sofisticate sarebbe opportuno dargli copertura in una polizza elettronica piuttosto che con una estensione in una normale assicurazione property. Questo per ricercare qualcosa di specifico ed evitare di cadere nel tranello di una normativa troppo generica.

Conclusioni
Anche se non è stato ancor scientificamente provato che le tempeste solari provochino puntualmente danni alle apparecchiature elettroniche, nella esperienza pratica esiste una casistica che dimostra l’aumento dei danni medesimi in occasione dei fenomeni sopra citati. Sappiamo inoltre che le compagnie aeree in occasione di questi eventi modificano a volte le rotte dei velivoli per evitare che gli strumenti di bordo vengano danneggiati durante il volo con conseguenze infauste. Abbiamo visto inoltre che per il momento le compagnie di assicurazione non si sono mosse in merito per prendere eventuali provvedimenti e abbiamo visto che l’intermediario per tutelate meglio i propri clienti farebbe bene a proporre coperture all risks per danni alle apparecchiature elettroniche. Manca comunque ancora un anno al prossimo picco dell’attività solare e c’è tutto il tempo per poter intervenire.