La risposta dell’Antitrust sulla fusione Unipol-Premafi n era attesa per ieri e ieri è arrivata, a mercati chiusi. Premafi n potrà procedere con l’aumento di capitale, con la stipulazione degli accordi di ristrutturazione con le banche creditrici, in attuazione del piano di risanamento e le parti potranno proseguire la negoziazione sui concambi, mentre sono sospese le fasi di sottoscrizione degli aumenti di capitale Ugf e Premafi n, l’approvazione del progetto di fusione e ogni attività che riguardi la condivisione del piano industriale congiunto della fusione. Resta «impregiudicata», ha specificato l’Antitrust in una nota, «la valutazione dell’operazione, subordinata anche alla specificazione del piano industriale Ugf, alla luce degli impegni preannunciati dalle parti e da Mediobanca» di cedere partecipazioni industriali e azionarie. L’Antitrust ha dunque giudicato «coerenti con la delibera di sospensione, varata il 26 aprile scorso, le modalità di attuazione della delibera stessa presentate dalle parti: vengono infatti sospesi tutti gli atti che avrebbero effetti irreversibili ed è stato presentato l’impegno ad adottare una procedura che preveda un sistema rafforzato di segregazione delle informazioni». «A questo fi ne», ha indicato l’Antitrus, «entro cinque giorni le parti dovranno indicare le specifi che modalità che intendono osservare per garantire che non si realizzi lo scambio di informazioni di natura strategicoindustriale ». Coerente con la delibera dell’Autorità anche la predisposizione delle bozze dei prospetti informativi ai fi ni degli aumenti di capitale Ugf e Fonsai, ha spiegato ancora l’Authority guidata da Giovanni Pitruzzella, che ha dimostrato di avere ascoltato le richieste che sono state formulate da Unipol e Mediobanca nel corso degli incontri di mercoledì. Lo stop imposto a Unipol e Premafi n durerà fi no al 10 giugno. Qualora l’Antitrust dovesse dare un giudizio positivo, le parti avrebbero 20 giorni per fare partire la macchina degli aumenti. Se la macchina arriverà ben oliata a quella data, l’aumento di FonSai dovrebbe essere concluso entro il 30 giugno, che l’Isvap ha imposto come termine tassativo entro il quale deve essere portata a termine la ricapitalizzazione di FonSai. È possibile che la chiusura dell’aumento possa slittare di una settimana, ma, se il resto dell’operazione sarà ancora in piedi, è possibile che l’Isvap possa tollerare lo sforamento dei tempi. Intanto il cda di Fonsai ha dato ieri mandato all’a.d. di perfezionare la cessione di Ata hotels in favore di 21 investimenti, già avviata con un contratto preliminare il 29 dicembre per 30 mln. Ieri in borsa, i titoli hanno registrato vendite: Premafin ha chiuso a -3,87%, Fonsai a -1,44%, Milano ass. a -5,18% e Unipol a -1,05%).