Prodotti assicurativi completamente nuovi per il nostro mercato hanno trovato, negli ultimi tempi, terreno fertile. Si tratta, in particolare, delle polizze unit e index linked. Esse si pongono come contratti a elevato contenuto fi nanziario che, tuttavia, a causa di questa connotazione perdono il benefi cio dell’impignorabilità e possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare. Esaminiamo, quindi le diversifi cate combinazioni rischio/ rendimento, in grado di soddisfare le nuove esigenze della clientela che le tradizionali polizze vita non sono in grado di appagare. – Le unit linked. Si tratta di polizze vita nelle quali i premi versati dal contraente non confl uiscono in un fondo di gestione separato che investe principalmente in titoli di stato, ma sono investiti in quote di fondi comuni di investimento interni (appositamente costituiti dall’impresa di assicurazione) o da fondi esterni (Oicr-Organismi di investimento collettivo del risparmio). In tal caso non si avranno le componenti tipiche di un polizza vita come il rendimento minimo garantito ed il consolidamento delle prestazioni. I premi pagati nella polizza unit sono investiti in un paniere di fondi (azionari, obbligazionari, monetari) la cui composizione defi nisce l’entità del rischio che caratterizza la polizza. In pratica si confi gura una sorta di «fondo di fondi». In tal modo la polizza si distingue come prodotto discretamente fl essibile in termini di smobilizzo. Al termine del contratto verrà corrisposta all’assicurato una somma pari al valore unitario delle quote, in quel momento, moltiplicato per il numero di quote e di fondi posseduti. Il premio dovuto può essere unico o ricorrente. Alcune tipologie di polizze , poi, possono prevedere, a scadenza, la clausola di conversione in rendita a favore del benefi ciario, con l’opzione di reversibilità in caso di decesso a favore di un’altra persona. In caso di premorienza il capitale accantonato viene restituito agli eredi al di fuori dell’asse ereditario, risultando esente da tasse di successione. – Le index linked. Sono contratti in cui l’entità del capitale assicurato dipende dal valore di un indice azionario o di un altro valore di riferimento. Il premio pagato dall’assicurato non è investito in fondi a gestione separata (né in quote di fondi comuni di investimento) ma è impiegato per acquistare un’obbligazione zero coupon (obbligazione senza cedola), nonché un’opzione su indici di borsa. Questo consente di distinguere un rendimento minimo certo garantito dall’obbligazione, che è dato dalla differenza tra il prezzo di emissione e quello di rimborso, e un rendimento aggiuntivo incerto legato alla crescita del mercato a cui l’indice prescelto in polizza si riferisce. L’assicurato, contenendo il rischio, avrà la possibilità di investire in borsa ed avvalersi dei tradizionali vantaggi dei contratti assicurativi sulla vita come le agevolazioni successorie e la garanzia del capitale investito a scadenza (non però dell’impignorabilità del montante). In sostanza, una perdita anche parziale del capitale può verifi carsi nel caso estremo di insolvenza dell’emittente del titolo, solitamente una banca (si pensi al fallimento Lehman Brothers).