Ancora un nulla di fatto nella definizione dei concambi tra le società del gruppo Ligresti e Unipol, in vista della fusione. Ieri, l’assemblea degli azionisti di Premafi n, tenuta dopo il cda, si è conclusa con un nulla di fatto, tanto che lo stesso cda ha proposto e ottenuto che essa si riconvochi il 12 giugno per l’approvazione del bilancio e il via libera all’aumento di capitale. Decisione contestata da alcuni soci della holding, secondo cui la società dovrebbe essere «commissariata», dopo tutte le perdite subite. No comment da parte del presidente di Premafi n, Giulia Ligresti, che non ha risposto alle critiche degli azionisti in assemblea né ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Solo ad assemblea conclusa e tramite un portavoce, ha fatto sapere che «abbiamo riaggiornato l’assemblea a una data per la quale riteniamo ragionevolmente prevedibile che tutte le condizioni per il progetto di integrazione (con Unipol, ndr) possano essere avverate». Perché l’operazione di ricapitalizzazione possa essere approvata, occorre l’ok del pool delle banche fi nanziatrici. Un ok che stenta ad arrivare perché sono pronte a fi rmare l’accordo sul debito solo dopo l’intesa sui concambi con Unipol. Ed è proprio sui concambi che si gioca la partita. La freddezza con cui il vertice di Unipol ha accolto la proposta, formulata giovedì scorso dal cda di FonSai sui concambi è stata letta dai più come una mera posizione negoziale, esclusivamente fi nalizzata a convincere la controparte a rivedere in senso migliorativo per gli stessi bolognesi l’offerta fi nale. L’a.d. di Unipol, Carlo Cimbri, non sembra intenzionato a prendere in considerazione la proposta di FonSai, che fissa nel 61% la quota di partecipazione del gruppo delle coop nella compagnia post-fusione; ma sia il gruppo Ligresti sia le banche creditrici, a partire da Mediobanca e Unicredit, ritengono invece che l’accordo possa essere alla fi ne trovato. Resta poi il nodo opa dalla quale Bologna chiede di essere esentata. Intanto, ieri sera, si sono dimessi altri due consiglieri di Milano assicurazioni. Tale decisione ha fatto decadere l’intero consiglio. L’assemblea prevista per fi ne giugno sarà riconvocata in luglio. © Riproduzione riservata