Gli investitori vogliono giocare in difesa e così le nuove polizze unit linked giocano la carta della protezione. Come sottolinea Stefano Bellini, direttore commerciale e marketing di MetLife per il wealth management: «Abbiamo condotto un’indagine tra i nostri clienti e i distributori per individuare cosa chiede in questo momento il mercato. È emerso che il cliente vuole protezione, stabilità e sicurezza. Ma anche investimenti liquidabili». Da qui la scelta di lanciare una polizza che investe in Etf azionari, ma con tre possibili soglie di protezione. «Il livello di protezione 90% è particolarmente indicato per coloro che sono alla ricerca di un investimento a basso rischio, in quanto al massimo il 40% del capitale del fondo sarà investito nella componente azionaria e almeno il 60% in quella monetaria. Coloro che invece sono alla ricerca di un maggior potenziale di crescita possono scegliere la protezione 70% e avere fino al 90% del capitale del fondo investito nella componente azionaria. MetLife adotta una gestione dinamica degli investimenti che, tenendo quotidianamente sotto controllo le condizioni del mercato azionario e la volatilità, determina su base giornaliera la percentuale di capitale da investire nella componente azionaria e in quella monetaria», dice Bellini. È previsto anche un consolidamento giornaliero della quota. Per rispondere all’esigenza di liquidabilità la polizza non ha scadenza. Mentre la scelta degli Etf nasce sempre dall’indagine sulle richieste dei clienti. «Abbiamo riscontrato che i clienti sono sensibili al princing per cui abbiamo puntato su fondi passivi che permettono di avere costi bassi», dice Bellini.