Le piccole e medie imprese italiane sottoscrivono mediamente tra le 4 e le 5 coperture per rischi elementari, ma sottovalutano pericoli enormi come l’interruzione dell’attività, i danni ambientali e i casi di insolvenza dei debitori; si avvalgono della consulenza di un broker (66,8%) e sono convinte di essere assicurate in maniera sufficiente (96%). E’ quanto emerge dall’indagine realizzata dal Giornale delle Assicurazioni, in collaborazione con Interactive Market Reasearch. Il campione di Pmi intervistato dichiara di avere in media 4,5 tipologie di coperture assicurative. Modesto tasso di copertura dei rischi, concentrato sulle assicurazioni di base: l’89% del campione afferma di avere la polizza contro il rischio incendio e furto; il 76,2% la Responsabilità Civile Terzi; il 54,5% ha la polizza contro il rischio guasti a macchinari/impianti e il 53,5% la Rc Prestatori d’Opera. Molto più bassa (34,2%) la percentuale di aziende assicurate contro gli infortuni a dirigenti/dipendenti, mentre il 29% ha sottoscritto la Rc Professionale. (r.rap.)