Molto gettonate durante i primi anni del nuovo secolo, quindi cadute in disgrazia durante il picco della crisi finanziaria e ora alla ricerca di un nuovo equilibrio. Le unitlinked, polizze assicurative dal contenuto finanziario come le index-linked (le prime investono principalmente in fondi di investimento, le seconde su indici), sono reduci da una corsa sulle montagne russe, che le ha viste seguire gli umori del mercato in merito all’appetito per il rischio. Così, se alla vigilia del crack Lehman Brothers i due settori avevano raggiunto complessivamente oltre il 47% della raccolta nel ramo vita, hanno poi perso rapidamente terreno fino al 19% dello scorso anno, per poi riprendere leggermente quota nel primo trimestre 2012, per attestarsi al 22%. Il calo dai massimi è stato dovuto anche a un rafforzamento della sorveglianza da parte delle autorità, desiderose di evitare nuovi crolli nelle performance come quelli che si sono visti tra il 2008 e il 2010. Le migliori performance negli ultimi anni sono state realizzate dalle polizze più focalizzate sui mercati azionari europei (Italia in particolare), mentre non sono poche le performance positive tra chi ha puntato sui mercati emergenti. La riforma della fiscalità sugli strumenti finanziari ha portato il prelievo sul capital gain dal 12,50% al 20%, ma offerto nuovo appeal alle polizze unit linked, considerata la possibilità di passare da un fondo all’altro con le quote al lordo della tassazione. (l.d.o.)