La Cassa di previdenza dei geometri ha ultimato le complesse procedure che, con il confronto diretto con la Covip, hanno portato alla costituzione di «Futura»: un fondo di previdenza complementare di categoria regolato dalle disposizioni del decreto legislativo n. 252 del 2005, per il quale si attende ora solo l’autorizzazione definitiva da parte della Commissione di vigilanza. Proprio un anno fa, sempre alla giornata nazionale della previdenza, il progetto era stato annunciato come «in fase avanzata » e la previsione era di cominciare la raccolta dei fondi già da gennaio 2012. Raccolta che probabilmente, invece, inizierà solo con il 2013. Per questo motivo, il presidente Cipag, Fausto Amadasi, ha annunciato una campagna informativa presso tutti gli iscritti non appena ci sarà il via libera della Commissione di vigilanza. La base associativa minima che si prevede di realizzare, nei primi 18/24 mesi, è di circa 4 mila adesioni con una quota media procapite di contribuzione di 1.500 euro l’anno, e una massa gestita di circa 6 milioni di euro. «Il patrimonio del fondo pensione Futura », è stato confermato durante la Gnp, «sarà separato e autonomo da quello della Cipag, gli organi di amministrazione saranno gli stessi, allo scopo di contenere le relative spese, che si riferiranno quindi solo alla nomina del responsabile esterno che garantirà il controllo del Fondo». Ai geometri, che potranno aderire con una quota minima annua di 500 euro e beneficiare di costi ridotti di gestione, sarà garantita dalla legge una tassazione agevolata, nonché la possibilità di ottenere delle anticipazioni sulle prestazioni finali (ad esempio per spese sanitarie o per la prima casa), mantenendo comunque il diritto ad un capitale e/o ad una rendita a scadenza