Da un singolo rating a otto diversi per un miglior monitoraggio del rischio paese che le imprese devono affrontare quando operano all’estero. Sono quelli utilizzati da Sace per realizzare la ‘Mappa dei rischi’ 2012, un planisfero cromatico dove spicca quest’anno il rosso porpora assegnato alla Grecia che ha un punteggio (86), e quindi un rischio, superiore a quelli dei paesi dell’Africa sub-sahariana (81).

Sace, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Tesoro, ha scelto di valutare i rischi di mancato pagamento con quattro indicatori: rischio sovrano, bancario, grandi imprese e pmi. Tre, invece, gli indicatori per i rischi di instabilità normativa: esproprio, violazioni contrattuali e trasferimento valutario. L’ottavo indicatore misura la violenza politica. La misurazione è più accurata anche con l’ampliamento della scala di rating da 1 a 100 (1 a 9 in precedenza). Dallo scoppio della crisi nel 2007 a oggi dalla ‘Mappa dei rischi’ Sace emerge un netto peggioramento del rating di mancato pagamento dei paesi avanzati da basso a medio con un aumento del 59%, mentre il peggioramento per l’Europa emergente e i paesi dell’area Csi è stato più contenuto: da 65 a 68 (+5%).